“Dall’anno della vittoria ai Mondiali, quindi dal 2006, l’Italia non aggiornava il proprio piano pandemico nazionale: e’ questo quanto riportato in un documento pubblicato a maggio sul sito dell’Oms e poi rimosso dopo 24 ore e che siamo riusciti a ottenere tramite i nostri canali e non dall’Oms, nonostante le continue richieste”. E’ quanto ha spiegato oggi nel corso di una conferenza stampa Stefano Fusco, vice presidente del Comitato ‘Noi denunceremo’ che raggruppa i familiari delle vittime di coronavirus.
“Dal 2006 – ha sottolineato – l’Italia si e’ limitata a riconfermare il piano pandemico in atto. Nel frattempo ci sono state tante pandemie ed epidemie internazionali, come la Sars e l‘aviaria. In piu’ occasioni gli organismi della Commissione europea e l’Oms hanno chiesto all’Italia di aggiornare il piano. A meta’ maggio era uscita la notizia del report redatto dal generale Pierpaolo Lunelli (presente alla conferenza stampa, ndr) – ha proseguito Fusco -: un report che evidenziava le mancanze della riposta italiana alla pandemia. Questo report e’ stato ripreso da tante testate mondiali, tra cui il Guardian. E proprio il Guardian evidenziava che il 13 maggio 2020 dal sito dell’Oms era stato rimosso dopo 24 ore un documento sulla risposta italiana alla pandemia. Piu’ volte abbiamo chiesto all’Oms di poter visionare quel documento, ma non abbiamo mai avuto risposta. Ora l’abbiamo recuperato e oggi ne presentiamo i contenuti. Si tratta di un documento finanziato dallo Stato del Kuwait in merito alle lezioni apprese perche’ altri Stati non commettano gli errori commessi dall’Italia”.