Dubrovnik e il suo isolamento dal resto della Croazia: il ponte del Sabbioncello è sempre più una realtà

Un isolamento, quello di Dubrovnik, che dura da secoli, ma che si è inasprito dagli anni '90 in poi e che è diventato ancora più problematico in tempo di pandemia
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Dubrovnik è sicuramente una delle più belle città della Croazia. I turisti che la visitano ogni anno sono numerosi. Raggiungerla, però, non è sempre semplice, visto che è separata dal resto del paese da una lingua di terra appartenente alla Bosnia ed Erzegovina. Entro due anni, per la città, ci sarà un’importante svolta: si prevede che il 2022 sarà finito il grande ponte di Sabbioncello, ovvero la prima grande infrastruttura costruita dalla Cina con i fondi dell’Unione Europea. Dunque si potrà giungere a Dubrovnik dalla Croazia senza gli attuali due passaggi doganali, necessari dato che la Bosnia non fa parte dell’Unione Europea.

Un isolamento, quello di Dubrovnik, che dura da secoli, ma che si è inasprito dagli anni ’90 in poi e che è diventato ancora più problematico in tempo di pandemia e di limitazioni sugli spostamenti tra paesi. In Croazia non è ancora in vigore il trattato di Schengen, che limita ancora il traffico tra la regione di Dubrovnik e il resto del paese, perché richiederà al Paese ulteriori controlli sulle auto e i camion che entreranno dalla Bosnia. Una situazione che può essere paragonata alla nostra Sicilia, isolata dal resto della penisola italiana e unita da collegamenti difficoltosi e per la quale il Ponte sullo Stretto, da tempo paventato, sembra sempre un miraggio.

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