Che sia il mistero di una stanza vuota o la bellezza di un edificio sopraffatto dalla natura, c’è qualcosa di affascinante nel trovare un posto abbandonato. Aggiungere, poi, la storia che lo ha portato in quelle condizioni, rende il tutto ancora più interessante. Infatti, sebbene si presentino vuoti e tetri, questi posti sono pieni di ricordi reali, preservati in pareti decadenti, dipinti rovinati o stanze piene di polvere. Dagli aeroporti ai teatri, dagli ospedali agli hotel, sono tanti i posti del mondo che dallo splendore sono passati all’abbandono.
Uno di questi è l’Eastern State Penitentiary. A Philadelphia, in Pennsylvania, c’è quello che sembra un grande castello, un enorme edificio. Tuttavia, le sue mura non furono costruite per tenere fuori ladri e crociati, ma per tenerli dentro. Questo castello, infatti, è una prigione. Fino alla costruzione di questo edificio, nelle prigioni, fame, freddo, malattie e violenza mettevano spesso fine alla vita dei prigionieri prima ancora che venissero condannati.
Aperta nel 1829, Eastern State fu progettata come un nuovo tipo di prigione in cui regnava l’ordine e i suoi ospiti avevano la possibilità di pentirsi per i loro crimini. Eastern State divenne, infatti, il primo penitenziario del mondo. Rispetto alle altre strutture, Eastern State era una meraviglia tecnologia e uno dei progetti di costruzione più costosi dei suoi tempi. I detenuti avevano toilette private, 3 abbondanti pasti al giorno e aree private dove fare esercizio. Ogni cella aveva lucernari. In sostanza, Eastern State era un paradiso rispetto ad altre prigioni dell’epoca (vedi foto della gallery scorrevole in alto). Ma nonostante questi confort materiali, questo paradiso rendeva matti i suoi detenuti.
Conosciuto come “sistema separato”, parte di ciò che rendeva Eastern State unica era il fatto che ai detenuti non era concesso interagire con gli altri prigionieri, in alcun modo. Mangiavano soli, si esercitavano soli e leggevano la Bibbia (l’unico libro concesso) da soli. Non era permesso loro di parlare con gli altri o con le guardie. Nelle rare occasioni in cui venivano portati fuori dalle loro celle, sulle loro teste venivano messi dei cappucci. Silenzio assoluto, solitudine assoluta. Tutto questo doveva ispirare pentimento, invece ispirava pazzia. All’epoca, Eastern State stabilì gli standard per la riforma penale, con la sua imponente architettura gotica simile a un castello e l’idea che il confinamento solitario potesse aiutare a riformare i detenuti. Alla fine, a causa del sovraffollamento e della disapprovazione del “sistema separato”, Eastern State divenne una prigione più standard, in cui i prigionieri condividevano le celle e potevano comunicare gli uni con gli altri.
La prigione fu utilizzata per 142 anni, dal 1829 al 1971. Tra i suoi prigionieri più conosciuti, ci sono Al Capone e Willie Sutton. Abbandonata per molti anni, fu salvata per un pelo dalla distruzione e nel 1994, Eastern State riaprì le sue porte al pubblico. Lasciata in uno stato di magnifico decadimento, Eastern State rimane una delle prigioni più famose al mondo. Ora questo mondo inquietante di celle fatiscenti e torri di guardia vuote è un sito patrimonio storico. Oggi i tour offrono un assaggio della vita all’interno delle storiche celle della prigione attraverso esposizioni, come quella della cella restaurata del XIX secolo di Al Capone e storie di fughe di detenuti.