Che sia il mistero di una stanza vuota o la bellezza di un edificio sopraffatto dalla natura, c’è qualcosa di affascinante nel trovare un posto abbandonato. Aggiungere, poi, la storia che lo ha portato in quelle condizioni, rende il tutto ancora più interessante. Infatti, sebbene si presentino vuoti e tetri, questi posti sono pieni di ricordi reali, preservati in pareti decadenti, dipinti rovinati o stanze piene di polvere. Dagli aeroporti ai teatri, dagli ospedali agli hotel, sono tanti i posti del mondo che dallo splendore sono passati all’abbandono.
Uno di questi è rappresentato da ben 43 statue custodite in un’azienda agricola di famiglia in Virginia (Stati Uniti). Cosa fare quando si hanno 43 busti di quasi tutti i Presidenti americani e nessun posto in cui metterli? È stata la domanda che si è posto Howard Hankins nel 2010 dopo che il Presidents Park di Williamsburg, in Virginia, dove erano esposte le statue, è stato chiuso.
I busti sono stati scolpiti dall’artista David Adickes, ispirato dopo essere passato davanti al Monte Rushmore, un complesso scultoreo nella roccia in South Dakota, di ritorno da un viaggio in Canada. Le statue erano aperte al pubblico al Presidents Park insieme al Presidential Pet Museum e ricevevano migliaia di visitatori fino al 2010, quando una compagnia ha comprato il lotto di terra: gli enormi busti dovevano essere spostati.
Invece di lasciare che venissero demolite, Hankins, che aveva contribuito a costruire il parco e che era stato incaricato di distruggerle, ha “adottato” tutte e 43 le statue, portandole nell’azienda agricola di famiglia per tenerle in sicurezza finché qualcuno non avesse pensato a cosa farne. Con ogni statua che pesa fino a 10.000kg ed è alta quasi 6 metri, è servita quasi una settimana e un grande dispendio economico per spostarle tutte di pochi chilometri fino al grande campo in cui si trovano ora, a Croaker. Alcuni busti hanno riportato danni, come sul retro della testa e sui nasi o con pezzi crollati nel corso del tempo. Queste sculture danneggiate ora rappresentano una collezione abbastanza inquietante, sottolineata dalla loro collocazione in un campo deserto. Nel loro stato attuale, i busti sono molto più popolari di quanto non lo fossero nel Presidents Park, così un fotografo con la passione per i posti abbandonati, di nome John Plashal, è riuscito a convincere Hankins a consentire tour nella sua proprietà.
Da anni, le enormi statue sono esposte alle intemperie nell’azienda agricola. Hankins pensava di aprire un suo parco o che qualche investitore si facesse avanti, ma non è successo nulla di tutto ciò. Ora c’è una campagna di crowdfunding in corso per raccogliere denaro per riportare le statue in un posto in cui è possibile visitarle.