Questa è la mia cattedra: inizio scuola virale per gli insegnanti precari contro le mancate nomine [FOTO]

#questaèlamiacattedra è l'iniziativa social che sta diventando virale in queste ore, con l'inizio dell'anno scolastico
MeteoWeb

L’idea è questa – spiega a MeteoWeb una delle insegnanti che oggi, giorno di inizio dell’anno scolastico in molto istituti, hanno aderito all’iniziativa #questaèlamiacattedra -: tutti i precari d’Italia che non sono stati nominati perché il sistema delle GPS (Graduatorie Provinciali Supplenze, ndr) è assurdo e molto in ritardo, oggi se vogliono postano come cattedra il proprio tavolo di casa apparecchiato per la colazione”. Lo scopo? Semplice: far comprendere a tutti che i precari sono a casa, senza nomine, nonostante i proclami governativi. L’idea è partita da un gruppo di docenti del piccolo comune di Pra, e l’intenzione era proprio quella di creare qualcosa di virale, che arrivasse a tutti. “Lunedì – si sente nell’audio fatto girare tramite WhatsApp tra gli insegnanti – ogni docente precario può postare foto su Instagram o su Facebook con colazione e scritto: “Ecco la mia cattedra””.

E il popolo dei precari ha aderito di buon grado. “Ecco il mio primo giorno di scuola – si legge in uno dei tanti post sui social -, non accadeva da tre anni che non fossi ancora convocato prima del rientro a scuola. Con queste nuove graduatorie, con regole ingiuste e criminali, con punteggi sbagliati e volutamente non corretti, non so neppure se e quando ci tornerò a scuola. Dopo 5 anni da precario, le nuove regole (sì, perché alla ministra piace cambiare le regole del gioco quando si sta ancora giocando), mi hanno reso ancora più precario. Auguro invece ai miei colleghi e soprattutto ai miei alunni, con i quali ci siamo lasciati a giugno con la speranza di rivederci finalmente dal vivo a settembre, un buon anno scolastico!“.

Qualcuno, invece, a corredo della foto posta una frase pronunciata dal ministro dell’istruzione Lucia Azzolina, con promesse puntualmente disattese: “Attenzione…non è quasi mai accaduto che i supplenti fossero nominati tutti prima dell’inizio dell’anno scolastico”. Già, non è quasi mai accaduto. E nemmeno quest’anno.

E ancora si legge: “Oggi, 14 settembre, inizia la scuola “pronta ad accogliere” tutti gli alunni, a detta della televisione e delle parole dei ministri. Oggi, 14 settembre, inizia la scuola nel modo peggiore in cui sia mai iniziata. Voglio innanzitutto esprimere tutta la mia solidarietà e stima per i colleghi di ruolo che, nella maggioranza delle scuole, sono una minoranza (il che è già di per sé tutto un programma), che si trova adesso a reggere sulle spalle l’inizio più difficoltoso degli ultimi anni (se non di sempre). E voglio poi esprimere tutta la mia rabbia per un sistema che fa veramente schifo, che ci tratta da tappabuchi, che non permette un minimo di continuità, che decide di bandire concorsi assurdi in momenti improbabili, che non è in grado di gestire le novità che pur si vanta di aver introdotto. Ancora più rabbia però la provo nei nostri confronti (miei in primis): che ci facciamo andare tutto bene da anni; che non alziamo la testa; che ora stiamo facendo questa protesta sui social, quando ci sarebbe da andare in piazza a farci sentire davvero; che appena arriverà la supplenza, per amore del nostro lavoro o per mera necessità economica, accetteremo immediatamente. Io aderisco volentieri, con la speranza che arrivi oltre questo mezzo, ma con la consapevolezza che non è abbastanza“, conclude una docente nel suo amaro post. (SFOGLIA LA GALLERY FOTOGRAFICA IN ALTO CON ALCUNE DELLE IMMAGINI POSTATE OGGI DAGLI INSEGNANTI).

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