Che sia il mistero di una stanza vuota o la bellezza di un edificio sopraffatto dalla natura, c’è qualcosa di affascinante nel trovare un posto abbandonato. Aggiungere, poi, la storia che lo ha portato in quelle condizioni, rende il tutto ancora più interessante. Infatti, sebbene si presentino vuoti e tetri, questi posti sono pieni di ricordi reali, preservati in pareti decadenti, dipinti rovinati o stanze piene di polvere. Dagli aeroporti ai teatri, dagli ospedali agli hotel, sono tanti i posti del mondo che dallo splendore sono passati all’abbandono.
Uno di questi è l’”UFO della Bulgaria”. A 3 ore da Sofia, sul Monte Buzludzha, nel cuore dei Balcani, sorge questa incredibile struttura in cemento, visibile da chilometri di distanza. Una stella rossa, simbolo del comunismo, brilla sulla valle dalla cima della sua torre di 70 metri. La grande base della struttura che ricorda una navicella spaziale sembra essere uscita da un film di fantascienza: da qui deriva il nome “UFO della Bulgaria”.
Chiamato ufficialmente la “Casa-monumento del Partito Comunista Bulgaro”, ma meglio noto come il “Monumento di Buzludzha”, attrae gli esploratori urbani di tutto il mondo dalla metà degli anni ’90. Anche se per i Balcani sono sparsi centinaia di monumenti comunisti abbandonati, pochi hanno lo stesso fascino del Monumento di Buzludzha.
Il monte stesso fu il sito di una battaglia tra i bulgari e gli ottomani nel 1868. Nel 1891, un gruppo di socialisti guidato da Dimitar Blagoev si riunì sulla vetta per pianificare il futuro socialista della Bulgaria, creando il Partito dei lavoratori socialdemocratici bulgari, che poi divenne il Partito Comunista Bulgaro. L’importanza storica del sito portò il governo ad approvare un grande monumento per celebrare il progresso comunista del Paese. Nel 1981, dopo quasi 8 anni di costruzione, fu svelato il Monumento di Buzludzha.
L’enorme monumento fu aperto al pubblico e utilizzato per feste ed eventi ufficiali finché il collo dell’Unione Sovietica determinò la sua chiusura nel 1989. Abbandonato alle intemperie e al vandalismo, bastarono solo pochi anni senza manutenzione affinché il monumento cadesse in rovina. Ora i graffiti coprono l’esterno. L’interno è inquietante: rifiuti e detriti sono sparsi sul pavimento, davanti alle pareti decadenti. Una scala rotta porta ad un enorme auditorium, chiamato Solemn Hall. La sala circolare è circondata da oltre 500 metri quadri di intricati mosaici. I volti di famosi politici bulgari, ma anche quelli di Engels, Marx e Lenin, continuano a guardare la hall. Sopra tutto questo, brilla una finestra a forma di stella rossa in onore della Russia Sovietica.
Il tetto è crollato negli anni, permettendo a pioggia, neve e luce di penetrare all’interno dell’edificio. Al centro del soffitto c’è un altro enorme mosaico del tradizionale simbolo della falce e del martello. Sopra la hall, c’è l’anello esterno, con altri mosaici, che si affaccia sul Passo di Šipka per una vista mozzafiato. Andando verso il cuore del monumento, si arriva ad una serie di tunnel e locali di servizio, spesso pieni di acqua piovana e detriti.
Il futuro del monumento è sconosciuto. Guardie di sicurezza monitorano la proprietà, negando l’accesso a chi tenta di entrarvi illegalmente. Molti sostengono che dovrebbe essere trasformato in un museo e ci sono piani per un progetto di recupero. Al momento, il monumento rimane sulla cima del Monte Buzludzha, deteriorandosi come una reliquia del passato comunista dei Balcani. Che venga restaurato o lasciato all’abbandono, l’UFO della Bulgaria continuerà ad attrarre gli esploratori urbani ancora per molti anni.