Continuano le proteste in Polonia dopo la nuova legge che vieta l’aborto anche in caso di malformazioni del feto. La popolazione polacca non ci sta e scende in piazza per manifestare contro la nuova legge. Un gruppo di attiviste, nel quarto giorno di proteste, ha esposto striscioni e volantini nelle chiese, protestando anche all’interno di queste, durante le messe.
“Preghiamo per il diritto di abortire“, si legge su un cartello tenuto in mano da una donna a pochi metri dall’altare durante una funzione religiosa.
Women’s Strike, organizzatrice delle proteste, denuncia che costringere le donne a partorire feti gravemente deformi comporterà sofferenza fisica e mentale non necessaria alle donne.Al momento però il governo polacco non sembra cambiare idea e l’aborto sarà consentito solo i caso di gravidanza a seguito di incesto o stupro o se la donna va incontro a gravi rischi di salute o addirittura rischia la vita.