Allerta Meteo – È migliorato decisamente il tempo in queste ore pomeridiane di sabato 3 ottobre, sulla tartassata Liguria, dove sono cadute piogge fino a 300 mm e con numerosi dissesti. E’ migliorato anche con ampio soleggiamento, altresì, sul Cuneese, area oltremodo provata dal maltempo eccezionale di queste ultime ore, qui fino a 5/600 mm e disastrosi alluvioni, in particolare sui settori montuosi meridionali. Tempo in momentaneo miglioramento anche su gran parte dell’alto Piemonte, salvo ancora locali rovesci e temporali sui settori settentrionali del Lago Maggiore verso il Ticino. Su quest’ultima area si sono realizzati i quantitativi da record più importanti, fino 670 mm localmente, con dissesti gravi sul territorio. Nel frattempo, nubi con locali rovesci e temporali, nella giornata odierna, stanno interessando in misura maggiore alcuni settori centrali, in questa frase soprattutto la Toscana orientale, localmente l’Umbria, le Marche, specie Anconetano, e i settori di Nord Est, in particolare tra il Trentino Alto Adige, il Veneto e poi il Friuli VG. Addensamenti con rovesci e qualche temporale in queste ore anche sulla Sardegna occidentale e isolati addensamenti con qualche raro fenomeno debole tra Campania occidentale, area Pollino, Calabria Tirrenica e Ovest Sicilia.
Nelle prossime ore tardo-pomeridiane e soprattutto serali, è attesa ancora una instabilità diffusa sulle aree centrali, tra il Sud della Toscana, l’Umbria, le Marche e soprattutto il Lazio, specie interno, e temporali diffusi e anche localmente forti su aree interne tra Lazio e Abruzzo. L’allarme maltempo, tuttavia, continuerà a riguardare le medesime aree già interessante nelle ultime 48 ore, ossia la Liguria e ancora l’alto Piemonte. Su questi settori, dove si sono riversati già accumuli pesanti con terreno più che saturo d’acqua, anche precipitazioni moderate potrebbero portare ulteriori disagi. Attenzione, quindi, ancora una volta sulla Liguria, soprattutto centro-orientale e su Este Genovese, poiché in serata sono attesi altri rovesci e temporali, sebbene quelli più importanti sembrerebbero maggiormente orientati verso lo Spezzino. Intensificazione di rovesci e temporali la sera anche su alto Piemonte, in particolare sull’area Ossola e verso il Ticino. Generale pausa dell’instabilità nel corso della seconda parte della notte e anche per la mattinata di domani su gran parte del territorio, ma una nuova allerta giunge dal pomeriggio di domani e soprattutto poi nella sera notte su lunedì e fino al mattino di lunedì. In questa fase, infatti, è attesa un’altra intensa perturbazione, l’ultima della serie, che tornerà a colpire in maniera più significativa gran parte del Nord e l’alto Tirreno, ma con buoni fenomeni anche sulle aree tirreniche centrali. Nuovamente massima allerta sulla Liguria e alto Piemonte, poiché tra le precipitazioni attese nella sera prossima e quelle tra domani sera, domenica 4 ottobre sera e verso il mattino di lunedì 5, su queste aree potranno cadere una media di altri 30/50 mm, fino a 80 mm sulla Liguria, specie centro-orientale, e fino a 100 mm sull’alto Piemonte, area Ossola, Verbano, ai confini con il Ticino. Seppur non valori eccezionali, come quelli accumulati sino a ora, 100 mm ma anche 50-80, sarebbero molto pericolosi su queste aree ove tutti i bacini sono saturi. Piogge importanti sono attese anche su Alpi e Prealpi centro orientali e soprattutto sul Friuli, qui fino a 100/150 mm freschi entro lunedì mattina e elevato rischio dissesti. In tutto questo trambusto di maltempo sulle regioni settentrionali dell’Alto Tirreno e di forte instabilità in alcune fasi anche al Centro, specie settori tirrenici, le regioni meridionali, insulari e del medio-basso Adriatico, vedranno un tempo mediamente asciutto, in gran parte soleggiato, o solo con qualche addensamento o piovasco occasionale, e anche molto caldo, come in queste ore pomeridiane odierne, con punte massime che si sono spinte addirittura fino a +35/+36°C in Sicilia, quindi valori anche di 10-12°C sopra la norma, e diffusamente sui +30/+32°C sul resto delle pianure anche peninsulari.
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