Per non farci mancare nulla in questo 2020 a dir poco movimentato, oltre alla pandemia, ai terremoti e agli attacchi terroristici, arriva anche un asteroide. Per giunta, nel giorno della Commemorazione dei Defunti e il giorno prima delle elezioni presidenziali negli USA: gli ingredienti per parlare della roccia spaziale ci sono tutti.
L’oggetto, conosciuto come 2018VP1, dovrebbe avvicinarsi alla Terra il 2 novembre, secondo il Centro per gli studi degli oggetti near-Earth della Jet Propulsion Laboratory della NASA. La roccia spaziale è stata identificata per la prima volta nel 2018 al Palomar Observatory, in California. “L’asteroide 2018VP1 è molto piccolo, circa 2 metri, e non rappresenta nessuna minaccia per la Terra. Se entrasse nell’atmosfera del nostro pianeta, si disintegrerebbe a causa delle sue piccole dimensioni”, rassicura subito la NASA in una dichiarazione. “Il Congresso ha indicato alla NASA di scoprire il 90% degli asteroidi near-Earth più grandi di 140 metri e riferisce sugli asteroidi di qualsiasi dimensione”, continua. La NASA afferma che “sulla base di 21 osservazioni”, l’asteroide non avrà un impatto profondo. La possibilità che ci colpisca è dello 0,41%, dimostrano i dati.