Oggi Carlo Acutis verrà proclamato beato: chi era il giovane che “incendiava i cuori”, morto a soli 15 anni

Carlo Acutis "è morto a 15 anni, fulminato dalla leucemia. Ma la sua vita continua a scuotere le coscienze di migliaia di giovani in tutto il mondo"
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Oggi pomeriggio Carlo Acutis verrà proclamato beato nella Basilica di San Francesco ad Assisi. Carlo va ad arricchire la schiera dei Santi “normali” che tanto hanno vivificato la vita della nostra fede negli ultimi decenni“: lo ha scritto in un post su Facebook il sindaco di Milano Giuseppe Sala. “È stato un ragazzo come tanti che potevi incontrare con i suoi amici tutti i giorni nelle vicinanze del Leone XIII. Eppure nel suo zaino c’era, oltre ai libri da liceale, una fede talmente profonda da incendiare i cuori di chi lo ha incontrato per le strade di Milano allora e di chi lo conosce oggi sulla rete. Carlo è morto a 15 anni, fulminato in tre giorni dalla leucemia. Ma la sua vita continua a scuotere le coscienze di migliaia di giovani in tutto il mondo. ‘Tutti nascono originali, molti muoiono fotocopie’: aiutaci, Carlo, a scoprire l’originalità della nostra vita“.

Oggi avrebbe 29 anni il ragazzo milanese deceduto a soli 15 anni a causa di una leucemia fulminante e dichiarato Venerabile da papa Francesco nel 2018. La sua tomba è stata aperta il 1° ottobre, per celebrare l’inizio degli eventi in vista della sua beatificazione che avverrà nella Basilica di San Francesco oggi 10 ottobre. La sua salma resterà visibile ai fedeli sino al 17 ottobre.

Il corpo del giovane sembra incredibilmente intatto, incorrotto e sembra non aver patito i segni del tempo. Ha un volto sereno. La madre, Antonia Salzano, vede tutto questo come un segno e si augura che “attraverso l’esposizione del corpo di Carlo i fedeli possano elevare con più fervore e fede le preghiere a Dio, che attraverso Carlo ci invita tutti ad avere più fede, speranza e amore verso di lui e verso i nostri fratelli, proprio come Carlo ha fatto nella sua vita terrena“. Sui social è ovviamente scoppiato il caso, ma sebbene il giovane sia sulla strada della beatificazione, gli stessi esponenti ecclesiastici invitano alla calma. Come ha spiegato il vescovo di Assisi, Monsignor Domenico Sorrentino, infatti, il corpo del giovane è stato “trattato” ai fini della venerazione, come in simili casi di beati e santi.

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