In attesa di un nuovo Dpcm, più chiaro e con delle misure restrittive più severe per limitare il contagio del coronavirus, che potrebbe essere reso noto tra domani e lunedì, arrivano da tutte le parti d’Italia delle storie bizzare, quasi tutte legate a multe ricevute e multe… scampate.
Una delle più assurde arriva da Catanzaro: il proprietario di una attività ha chiuso, come scritto nel Dpcm, il suo locale alle 24, sedutosi poi su una panchina vicina ha aspettato un quarto d’ora per poi riaprie. Le forze dell’ordine non hanno tardato ad arrivare sul luogo per quella che si prospettava una salata multa. Multa che, però, la polizia non ha potuto fare all’esercente che ha motivato il suo gesto così: “l’orario di riapertura non c’è. Il presidente Conte e i suoi super ministri laureati non hanno pensato che oltre alla chiusura c’è una riapertura per i locali“.
“Io ho chiuso regolarmente alla mezzanotte e l’ho fatto notare alle forze dell’ordine che pattugliavano la zona per far rispettare l’ordinanza ma nel dpcm non è stata inserita l’informazione di quando una attività può riaprire. Io avendo una attività h24 non ho orario di apertura e quindi manca il mio orario di apertura. Mi adeguerò a quello che dice il dpcm e continuo a riaprire alle 00:15“, ha spiegato ancora. Impossibile ribattere.