I sintomi dermatologici (ad esempio gonfiore ed arrossamento dei piedi, eruzioni cutanee, orticaria) associati alla sindrome Covid-19 possono perdurare a lungo, anche fino a 150 giorni dall’avvenuta guarigione e potrebbero anche rappresentare la spia di altri problemi persistenti. Lo rivela un’analisi di Esther Freeman, direttore del Global Health Dermatology presso il Massachusetts General Hospital di Boston che sara’ presentata al 29mo Congresso della European Academy of Dermatology and Venereology, online in questa edizione.
L’analisi si è basata su quasi 1000 casi di Covid accompagnati anche da sintomi dermatologici e inseriti nel registro ‘International COVID-19 Dermatology Registry’, il più ampio registro creato nel mondo che riguarda i pazienti di 39 paesi. “Ci sono pazienti che hanno presentato gonfiore delle dita, decolorazione, dolore per mesi” – afferma Freeman. “Hanno presentato infiammazione persistente” e l’aspetto peggiore è che non ci sono molte cure per questi pazienti, continua. Secondo Freeman la persistenza dei disturbi dermatologici nei guariti è importante perché potrebbe riflettere la persistenza di altri problemi; non a caso la decolorazione della pelle o la lesione nota come porpora retiforme (caratterizzata da croste rosse sulla pelle) sono manifestazioni tipiche di presenza di coaguli di sangue nei vasi periferici (il SARS-CoV-2 ha come diffusa complicanza anche la formazione di trombi).