Il Giro d’Italia deve ancora una volta adeguarsi alle ‘regole’ dettate dal coronavirus: Mauro Vegni ha comunicato oggi che la penultima tappa della Corsa Rosa subirà un’importante modifica. Non si scalerà il Colle dell’Agnello a causa della chiusura della Francia, che ha bloccato il passaggio per le norme anti-Covid. “La prefettura Francese ha detto ‘no non potete più passare, ci dispiace” sempre per problemi legati al covid, quindi dobbiamo ricorrere alla tappa di riserva. Per l’emergenza covid, hanno ritirato l’autorizzazione che la prefettura francese ci aveva dato“, ha dichiarato il direttore del Giro d’Italia.
“Per mantenere un minimo di dislivello a questa tappa l’unica alternativa poteva essere quella del Colle delle Finestre, ma con le previsioni non sarebbe stata percorribile. Si parte da Alba, si va direttamente a Pragelato. Si scala il Sestriere, si scende e si scala altre due volte da Sauze di Cesana. Come dislivello siamo vicini ai 4000 rispetto ai quasi 5000 del Colle dell’Agnello. Faremo tre volte la scalata del Sestriere, per evitare che avessimo dovuto all’ultimo momento riprovare a cambiare tutto per le previsioni meteo“, ha concluso.
Una decisione che fa discutere, quella francese, considerando che ieri, durante una partita di Champions League, allo stadio di Rennes erano presenti 5 mila tifosi ammassati e molti di loro senza mascherina. Perchè, quindi, chiudere il transito al Giro d’Italia in una piccola zona di montagna al confine con il nostro Paese?