Giro d’Italia, sulle Alpi con la neve: confermato il Passo dello Stelvio, ottime chance anche per il Colle dell’Agnello [FOTO]

Le Previsioni Meteo per le tappe decisive del Giro d'Italia: si salirà sulle Alpi con un po' di neve, ma solo ad altissima quota oltre i 2.500 metri di altitudine. L'ondata di caldo arriva nei giorni giusti per salvare le tappe più dure della corsa
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Il Giro d’Italia è entrato oggi nella sua terza e ultima, decisiva, settimana: la tappa tutta friulana con arrivo a Cividale del Friuli si sta correndo con il sole e dopo la positività del velocista colombiano Gaviria, si assottiglia ulteriormente il plotone dei corridori in gara, adesso soltanto 136 (due settimane fa da Palermo erano partiti in 176) nonostante la parte più dura e difficile deve ancora iniziare. La corsa rosa si deciderà nei tre “tapponi” alpini di Mercoledì 21, Giovedì 22 e Sabato 24 Ottobre, che hanno caratteristiche fin qui mai viste in quest’edizione del Giro: sono lunghi, con molte salite dure e situate ad alta quota.

Domani, Mercoledì 21 Ottobre, c’è il primo: 203 chilometri da Bassano del Grappa a Madonna di Campiglio. Quattro Gran Premi della Montagna per un totale di 5 mila metri di dislivello: si sale a Forcella Valbona (1.782 metri di altitudine), poi sul Monte Bondone (1.575 metri), al Passo Durone e infine il traguardo di Madonna di Camiglio a 1.514 metri di altitudine. Dura? Di più! Eppure tra i tre “tapponi” dei prossimi giorni, è il più agevole: le salite sono lunghe, ma senza pendenze proibitive, e intervallate da lunghi tratti pianeggianti nei fondovalle.

Ancora più dura la tappa di dopodomani, Giovedì 22 Ottobre: da Pinzolo ai Laghi di Cancano, 207 chilometri con 5.500 metri di dislivello, una partenza subito durissima con la salita molto dura per il Campo Carlo Magno, poi il passo Castrin, una discesa in picchiata e 55 chilometri di falsopiano prima del Passo dello Stelvio, la Cima Coppi del Giro: 25 chilometri al 7,5% di pendenza media, molto regolare e durissima. Un’ascesa infinita fino ai 2.758 metri di altitudine: a bordo strada nella parte più alta ci sarà un po’ di neve, ma il clima sarà mite relativamente a questa quota. L’Anticiclone arriva proprio nel momento giusto: non ci sarà alcun tipo di problema per affrontare la corsa in modo regolare e particolarmente suggestivo.

Venerdì 23 Ottobre un’ondata di maltempo riporterà la pioggia sul Giro d’Italia, ma sarà la tappa più facile della terza settimana: da Morbegno ad Asti, 253 chilometri (la frazione più lunga del Giro) sempre e solo in pianura. E’ l’ultima occasione per i velocisti, decisiva per la maglia ciclamino tra Demare e Sagan. La pioggia renderà difficile una tappa molto semplice dal punto di vista altimetrico, ma era la giornata ideale per un po’ di maltempo se proprio avesse dovuto piovere nell’ultima settimana.

E così Sabato 24, nella tappa in assoluto più dura del Giro, ci sarà di nuovo il sole grazie all’Anticiclone. Da Alba a Sestriere, 198 chilometri con 4 Gran Premi della Montagna con oltre 5 mila metri di dislivello, si arriva sul Colle dell’Agnello a 2.744 metri di altitudine. Al momento la situazione è “ok”: poca neve a bordo strada, i cantonieri della Provincia stanno lavorando per sistemare ogni centimetro di asfalto. Sabato ci sarà bel tempo; l’unico dubbio è legato a Venerdì: qualora nevicasse, ci potrebbero essere dei problemi. Ma secondo gli ultimi aggiornamenti meteo, la neve di venerdì sarà confinata solo ad alta quota, oltre i 3.000 metri di altitudine. Nessun problema, quindi, anche perchè se dovesse nevicare poco, ci sarebbe comunque il tempo all’alba di Sabato per ripulire la vetta dalla poca neve caduta nel pomeriggio precedente. Nessun problema, invece, per il Col d’Izoard dove il gruppo transiterà dopo la discesa dal Colle dell’Agnello.

Lo straordinario spettacolo del Colle dell’Agnello a pochi giorni dal passaggio del Giro d’Italia [VIDEO]

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