Incidenti, Coldiretti: strade a rischio con due milioni di cinghiali

Oltre otto italiani su 10 (81%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti
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Salgono a oltre due milioni i cinghiali che circolano senza freni per campagne e città danneggiando i raccolti e mettendo a rischio la sicurezza sulle strade e intorno alle abitazioni. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in riferimento all’incidente avvenuto sull’autostrada A26 Genova Voltri-Gravellona Toce, in provincia di Novara, costato la vita a due persone e una terza è rimasta ferita dopo che l’auto sulla quale viaggiavano si è scontrata con un paio di cinghiali. In Italia ci sono diecimila incidenti stradali all’anno causati da animali selvatici – spiega la Coldiretti –  con cinghiali e animali selvatici che sempre più spesso si spingono nei centri abitati, con segnalazioni nei paesi e nelle grandi città oltre che nelle aree coltivate, da nord a sud del Paese.

Oltre otto italiani su 10 (81%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero. Il 69% degli italiani ritiene che siano troppo numerosi mentre c’è addirittura un 58% che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale come pensa il 75% degli intervistati che si sono formati un’opinione. Il risultato è che oltre sei italiani su 10 (62%) ne hanno una reale paura e quasi la metà (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata dai cinghiali. La proliferazione senza freni dei cinghiali – conclude la Coldiretti – sta mettendo anche a rischio l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali anche in aree di elevato pregio naturalistico.

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