I corpi ripescati sulle coste italiane, tra Sanremo e Ventimiglia, dopo la tempesta Alex sono in uno stato di “grande decomposizione” e “molto probabilmente corrispondono” alle bare portate via dalle inondazioni dei cimiteri francesi: lo ha detto all’agenzia Afp il prefetto delle Alpi Marittime.
Domenica nel Ponente ligure sono stati ritrovati diversi corpi: “Non si tratta di decessi recenti, ma di cadaveri datati che devono corrispondere ai corpi dei cimiteri inghiottiti dalle piene dell’acqua“, ha spiegato ancora il prefetto Bernard Gonzalez. Dalla Guardia costiera del porto di Imperia, Giuseppe Semeraro ha preannunciato che verranno raccolti “elementi per identificarli” ma ha rimarcato che comunque non sara’ un lavoro facile “perche’ sono stati trovati nudi” e non ci sono molti “elementi di identificazione“.
Secondo il prefetto, il bilancio della parte francese e’ ancora di un morto, un automobilista trovato nella sua auto sommersa a Saint-Martin-Ve’subie (Alpi marittime) e di otto dispersi, persone la cui sparizione e’ stata denunciata da “testimonianze credibili e dirette”. Quanto alle altre persone scomparse, si parla di tredici “presumibilmente scomparsi”, ma in questo caso le testimonianze non sono “di prima mano”, ha spiegato ancora Gonzalez. Il prefetto ha anche annunciato di aver vietato di salire sui massicci delle Alpi Marittime per “almeno 15 giorni” in modo da consentire ai servizi di soccorso di alta montagna di concentrarsi sull’emergenza.