Al momento c’e’ un solo Comune della provincia di Imperia che e’ totalmente isolato, si tratta di Triora, in alta Valle Argentina, una delle zone piu’ colpite dall’ondata di maltempo, assieme alla valle Arroscia e a Ventimiglia. Lo ha comunicato il governatore Toti, che prima di giungere nella citta’ di confine per un vertice col sindaco Gaetano Scullino, si e’ recato in valle Argentina, assieme agli assessori regionali Marco Scajola e Giacomo Giampedrone, per visitare Badalucco e le altre zone devastate dal maltempo. “Sopralluogo a Badalucco dove la strada provinciale di collegamento con Molini di Triora è crollata per oltre 50 metri a causa delle forti piogge della notte. Qui i mezzi sono già al lavoro, l’obiettivo è restituire entro domani una viabilità provvisoria a senso unico alternato”, ha scritto Toti sulla sua pagina di Twitter.
“Purtroppo, ancora una volta i nostri meteorologi avevano ragione – ha detto Toti – non abbiamo feriti e morti e questo e’ gia’ un segnale positivo ed e’ anche un segnale di un sistema che credo sia diventato tra i piu’ efficienti d’Italia”. Per Toti la mole d’acqua “era assolutamente prevista nell’allerta rossa decisa dai nostri meteorologi, mentre su Genova ci aspettavamo meno precipitazioni ed e’ stato cosi'”. Nell’incontro con Scullino, insieme agli assessori comunali, Toti ha ribadito la sua richiesta, al Governo e al capo del Dipartimento nazionale di protezione civile Angelo Borrelli, di riconoscimento dello stato di emergenza alla luce dei circa 30 milioni di danni che ha subito il territorio regionale, in particolare il ponente ligure. Lo comunica la Regione in una nota. Numerosi i cittadini ventimigliesi volontari, in queste ore, hanno spalato il fango che ha coperto tutte le strade della citta’. Il sindaco ha presentato al governatore un elenco sommario dei danni subiti che hanno riguardato in particolare le strade, l’acquedotto, le fognature, i negozi, le auto, ma non le persone. A Genova, il maltempo non ha risparmiato nemmeno il palazzo della questura. I vigili del fuoco stanno intervenendo per alcuni pezzi di intonaco caduti dalla facciata. Non ci sono feriti. I pompieri stanno ispezionando tutta l’area per prevenire nuovi distacchi.
“Che avrebbero aperto la diga sul fiume Roya e’ stato comunicato, ma stiamo approfondendo con il comandante della polizia locale, e chiederemo anche al Prefetto di verificare, se la procedura e’ andata come previsto. Bisogna comunque essere chiari: ieri era allerta rossa e pioveva in modo impressionante, il fiume era davvero grande e verso l’una e’ iniziata l’esondazione”. Cosi’ il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino ha risposto ai giornalisti sulla alluvione che la scorsa notte ha creato danni alla citta’ di confine. Ieri notte, a seguito delle piogge eccezionali, le autorita’ francesi hanno aperto le dighe in alta val Roya, seguendo una prassi consolidata, per consentire il deflusso delle acque. Anche il governatore della Liguria Giovanni Toti e’ intervenuto sulla questione: “I francesi aprono la diga per evitare che ceda. Certamente c’e’ una causa ed effetto, ma penso che fosse decisione inevitabile, della quale eravamo gia’ stati avvertiti, ed era accaduto altre volte. Ovviamente se ci sono situazioni diverse, ci sono le autorita’ competenti e il ministero degli Esteri che se ne occupano. In questo caso sappiamo bene che esiste una chiusa sul fiume Roya e che quando le precipitazioni superano un certo limite, quella chiusa deve necessariamente rilasciare dell’acqua”.
“In Valle Argentina ci sono almeno 3 frane importanti che bloccano la viabilita’ principale della valle. Su almeno 2 puntiamo a rimediare nelle prossime 48/72 ore, in particolare per quella sopra Badalucco contiamo di farlo nelle prossime 24 o 36 ore. La frana che isola Triora ci lascia invece un po’ piu’ preoccupati: per questo abbiamo appena parlato con il Dipartimento nazionale di Protezione civile e chiesto che il genio militare effettui un sopralluogo. Mi auguro che anche quella situazione possa tornare alla normalita’ nelle prossime ore”, ha dichiarato. Il presidente ha poi ricordato che domani sara’ nuovamente una giornata complessa dal punto di vista meteorologico, rimarcando come Regione Liguria sia pronta ad affiancare l’amministrazione di Ventimiglia e tutte le altre per la predisposizione delle schede di richiesta danni. A causa del maltempo si e’ allagato anche il centro per tamponi della citta’ di Ventimiglia.
Circa 10 mila utenze sono senza energia elettrica in Liguria a seguito della mareggiata, degli allagamenti e delle frane che hanno colpito la regione tra ieri pomeriggio e la notte. Secondo quanto riferito stamani dal governatore Giovanni Toti, erano circa 20 mila le utenze prive di energia nelle zone piu’ colpite del ponente e del genovese. Enel ha annunciato che ne sono state ripristinate gia’ oltre la meta’. L’azienda ha indicato gli interventi ancora da fare alle ore 17:00: in Provincia di Imperia sono 4.800 i clienti ancora disalimentati, a Savona 3.700, a Genova e provincia 2.000. Entro la tarda serata si prevede la normalizzazione del servizio elettrico nella quasi totalita’ dei territori coinvolti attraverso la rialimentazione di oltre 8.000 clienti. I lavori proseguiranno ininterrottamente fino al pieno ripristino del servizio fa sapere l’azienda. Le squadre sono in azione senza sosta da ieri ma incontrano difficolta’ per raggiungere le zone piu’ colpite, soprattutto nelle aree montane e collinari del Ponente, dove alcuni comuni sono isolati da frane o smottamenti o possono essere raggiunti solo per vie tortuose. In molti casi i tecnici trovano cabine sommerse dall’acqua o colme di fango, linee danneggiate dal crollo di alberi. In molti altri casi non riescono invece a raggiungere le centraline per le frane.
Carrello ferroviario per paesi isolati in Val Roya
Rfi (Gruppo Fs) annuncia che gia’ a partire da domani effettuera’ tramite un proprio carrello ferroviario il trasporto di beni di prima necessita’ nei Comuni di Airole e Olivetta San Michele, in val Roya, isolati a causa del crollo della statale 20 in territorio italiano, dopo frazione Trucco, a Ventimiglia e di alcune frane scese sul versante francese, che rendono inagibile anche la linea ferroviaria Cuneo-Breil-Ventimiglia. Gli abitanti che vogliono raggiungere la costa sono infatti costretti a percorrere quasi quaranta chilometri, passando per l’entroterra francese. L’iniziativa avviene in accordo con i vigili del fuoco.