Il Po si è gonfiato di quasi 3 metri nelle ultime 24 ore sotto la spinta dei nubifragi che si sono abbattuti sul nord Italia fra Il Piemonte, la Liguria e la Lombardia: è quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti sui livelli del grande fiume al Ponte della Becca a Pavia in relazione all’ultima ondata di maltempo che sta causando frane e allagamenti, con numerosi dispersi. “Il rapido innalzamento del Po – spiega la Coldiretti in una nota – è emblematico della situazione di sofferenza del bacino idrografico del nord in cui si sono verificati smottamenti ed esondazioni dei corsi d’acqua dopo la pioggia dell’inizio autunno 2020 segnato da tempeste praticamente raddoppiate (+92%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con ben 127 eventi estremi tra nubifragi, grandinate, vento forte, tornado, bombe d’acqua secondo l’analisi della Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) dal 21 settembre fino ad ora, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno“.
Sono gli effetti dei cambiamenti climatici con l’eccezionalità degli eventi atmosferici che è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che, evidenzia la Coldiretti, “si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al Maltempo. La nuova perturbazione si abbatte sulle regioni più fragili della Penisola con Piemonte e Liguria che hanno ben il 100% dei comuni con parte del territorio a rischio idrogeologico, la percentuale di rischio è la più alta a livello nazionale dove – precisa la Coldiretti – sono 7275 i comuni complessivamente a rischio, il 91,3% del totale“.
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Maltempo: il Po si è gonfiato di quasi 3 metri nelle ultime 24 ore sotto la spinta dei nubifragi
Il rapido innalzamento del Po "è emblematico della situazione di sofferenza del bacino idrografico del nord"
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