Il 23 ottobre è stato pubblicato, sulla prestigiosa rivista internazionale Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), l’articolo intitolato “Nearly free surface silanols are the critical molecular moieties that initiate the toxicity of silica particles” (https://doi.org/10.1073/pnas.2008006117). Lo studio, frutto di un progetto di ricerca che ha coinvolto l’Università di Torino e l’Université catholique de Louvain e finanziato dall’associazione industriale europea Eurosil, ha individuato le strutture chimiche responsabili dei meccanismi molecolari che rendono la silice cristallina tossica.
Gli autori del Dipartimento di Chimica di UniTO – Cristina Pavan, Francesco Turci, Bice Fubini, Maura Tomatis e Riccardo Leinardi, del Centro Interdipartimentale “G. Scansetti”, in collaborazione con Gianmario Martra, Rosangela Santalucia, Marco Fabbiani e Piero Ugliengo del Centro Interdipartimentale NIS – hanno scoperto che la tossicità della silice cristallina è dovuta alla presenza di alcune speciali strutture chimiche, denominate “nearly free silanols”. I ricercatori hanno dimostrato che queste strutture si formano sulla superficie dei cristalli durante i processi di fratturazione, spiegando il motivo per cui solo il quarzo ridotto in polvere fine sia pericoloso.
Malgrado decenni di studi, i meccanismi molecolari che rendono la silice cristallina tossica non erano stati chiariti. La scoperta dei ricercatori di UniTO rivoluziona le attuali conoscenze sui meccanismi di tossicità della silice e permetterà lo sviluppo di processi volti a minimizzare la pericolosità di questo materiale nei luoghi di lavoro.
Il Prof. Gianmario Martra, che ha dato a questa ricerca un contributo fondamentale, è deceduto mentre il lavoro veniva pubblicato. A lui è dedicata quest’ultima ricerca.