E’ scoppiato il caos, come previsto. Sebbene le parole di Papa Francesco fossero di assoluto sentimento cristiano e prima ancora umano, nel corso degli ultimi due giorni le accuse nei confronti del Pontefice si sono sprecate. Ovvio che, c’era solo chi aspettava al varco per poterlo additare come l’Anticristo, nuovamente e per l’ennesima volta, e scegliendo – per necessità visti i tempi – di parlare delle coppie gay, Francesco ha prestato il fianco a questi anacronistici Inquisitori dell’ultima ora. Ma per capire cosa sia accaduto, e soprattutto perché, conviene fare un passo indietro di qualche anno, precisamente fino alla decisione di Benedetto XVI di abbandonare il Soglio Ponitificio.
Per Papa Ratzinger il “matrimonio omosessuale” e l’aborto nel mondo sono il “potere spirituale dell’Anticristo“, soprattutto quando non vi viene opposto dissenso (come avrebbe dovuto fare Francesco secondo i tradizionalisti) per paura della disapprovazione da parte della società. Quando Ratzinger pronunciò queste parole era ancora Papa, e fu in questo momento che iniziarono a diffondersi voci di corridoio secondo le quali qualcuno voleva zittirlo, in ogni modo possibile.
“La società moderna – scrive Joseph Ratszinger nel suo ultimo libro, ‘Le ultime domande a Benedetto XVI’, firmato dal suo biografo, Peter Seewald – è nel pieno della formulazione di un credo anticristiano e se uno si oppone, viene punito dalla società con la scomunica“, sostiene Ratzinger. “La paura di questo potere spirituale dell’Anticristo è quindi più che naturale, e abbiamo davvero bisogno dell’aiuto delle preghiere da parte della Chiesa universale per resistere”. “Cento anni fa tutti avrebbero considerato assurdo parlare di un matrimonio omosessuale – prosegue -. Oggi si è scomunicati dalla società se ci si oppone”. Stesso discorso, secondo Ratzinger, vale per “l’aborto e la creazione di esseri umani in laboratorio“. E in merito al suo pontificato che vacillava il tedesco disse che “la vera minaccia per la Chiesa e con essa al ministero petrino non proviene da tali cose (Vatileaks, ndr), ma dalla dittatura mondiale di ideologie apparentemente umanistiche”.
Il pensiero di Ratzinger non è stato sugellato solo nel libro. Il 3 maggio scorso, infatti, violando nuovamente il “silenzio stampa” che aveva proclamato dopo essersi ‘dimesso’ da Pontefice, è intervenuto sul sito ultraconservatore cattolico “LifeSiteNews”, che da sempre attacca Papa Francesco, per sostenere che “le nozze gay e l’aborto” sono segni evidenti e concreti “dell’Anticristo”.
COS’E’ L’ANTICRISTO?
Il termine Anticristo deriva dalla parola greca “???????????”. Secondo l’Enciclopedia Treccani è: “Il nemico di Cristo che tenta di soppiantarlo”. Per Paolo di Tarso, scrittore e teologo cristiano nato in Turchi tra il 5 e il 10 d.C., l’Anticristo “E’ l’uomo del peccato, figlio della perdizione, che si contrappone e si innalza sopra di tutto ciò che si chiama Dio”. Gli Evangelisti lo considerano “l’abominio della desolazione” che si concretizza “per virtù di Satana, con prodigi mendaci e in ogni sorta di seduzione peccaminosa”.
Per i conservatori a corrispondere a questa descrizione sarebbe proprio Papa Francesco, che in verità non sembra proprio la “bestia che viene dal mare”, descritta dal Profeta Daniele, con “dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa un titolo blasfemo”. Ma tant’è, si sa che Satana, per i credenti, è in grado di assumere svariate forme e aspetti.
Ma perché proprio Bergoglio? Semplice: le sue aperture, di matrice squisitamente e inconfutabilmente cristiana (“Ama il prossimo tuo come te stesso“), avrebbe come unico scopo quello di portare la Chiesa alla rovina definitiva. A capeggiare i conservatori è Carlo Maria Viganò, arcivescovo ed ex nunzio apostolico negli USA. Oltre ad aver accusato Bergoglio di voler causare uno scisma, Viganò ebbe anche a dire: “La pandemia del Coronavirus, come tutte le malattie e la stessa morte, sono una conseguenza del Peccato Originale. La colpa di Adamo, capo del genere umano, ha privato lui e i suoi discendenti non solo della Grazia, ma anche di tutti quei doni che Dio gli aveva dato alla Creazione. Il Cattolico sa che la malattia, e quindi anche le epidemie, la sofferenza, la privazione dei propri cari, devono essere accettate con fede e umiltà? anche in espiazione dei nostri peccati personali”.
Ma non basta, perché per giustificare la dura affermazione sulla presunta ‘punizione’ inviata da Dio ai suoi figli sotto forma di epidemia virale, Viganò sostiene che “Un padre che non punisce dimostra di non amare il figlio, ma di disinteressarsi di lui. Vorrei anche aggiungere che la verità? di un Dio giusto che premia i buoni e punisce i malvagi fa parte di quell’eredità comune alla legge naturale che il Signore ha instillato in tutti gli uomini di tutte le epoche”. Dunque, detto in parole povere, secondo i conservatori, da un punto di vista religioso bisognerebbe tornare indietro di secoli per essere tutti buoni e giusti. E pazienza se buttiamo all’aria almeno un paio di millenni di evoluzione del sapere umano.
COSA HA DETTO DAVVERO PAPA FRANCESCO
Ma, tornando alle ultime parole di Papa Francesco sui gay, cosa ha detto veramente? Perché poi è qui il fulcro della questione. L’intervista del Pontefice è stata tagliuzzata ad arte per rendere il messaggio ancora più forte di quanto in realtà non fosse. “Quel che dobbiamo fare è una legge di coabitazione civile: hanno diritto di essere legalmente tutelati“, è la frase presente nel documentario Francesco di Evgeny Afineevsky pubblicato il 21 ottobre scorso. Ma è la minima parte di un montaggio di piccoli frammenti facente parte di un’intervista del maggio 2019. Francesco, durante il volo di ritorno dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro, il 28 luglio 2013, disse anche: “Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicare?”. Il pontefice ha precisato di esprimersi “sull’integrazione in famiglia delle persone con orientamento omosessuale“, e dunque intendeva, semplicemente e cristianamente, dire questo: “Le persone omosessuali hanno diritto a stare in famiglia, le persone con orientamento omosessuale hanno diritto a stare nella famiglia”.