Il premio Nobel 2020 per la Chimica è stato assegnato a due donne: Emmanuelle Charpentier e Jennifer A. Doudna per lo “sviluppo di un metodo per la scrittura del genoma“.
Le due ricercatrici che hanno messo a punto la tecnica “taglia-incolla” del Dna che consente di riscrivere il codice della vita.
E’ la prima volta che un premio scientifico viene vinto da un duo tutto al femminile.
La genetista francese Emmanuelle Charpentier spera con la sua vittoria di mostrare alle ragazze che “niente è impossibile“. “Io spero che questo dia anche l’immagine di una scienza più moderna – ha detto poco dopo l’annuncio del premio – una scienza in cui anche le ragazze e le giovani scienziate capiscano che nulla è impossibile e che anche loro possono andare avanti con la carriera… Ottenere grandi risultati, fare grandi scoperte che possono avere un impatto e questo indipendentemente dal genere“. “Spero che questo riconoscimento sia un messaggio positivo per le ragazze che vorrebbero seguire la strada della ricerca“.
Dall’istituzione del Nobel sono state finora complessivamente 23 le donne premiate nelle discipline scientifiche: di queste, 12 hanno ricevuto il Nobel per la Medicina, seguite dalle sette vincitrici del Nobel per la Fisica, mentre soltanto quattro dall’inizio del ‘900 a oggi hanno avuto il Nobel per la Chimica.
E’ dal 2000 in poi che sono state premiate 12 delle 23 vincitrici per la scienza nella storia del Premio.
Il 2009 aveva visto assegnare il riconoscimento a Elizabeth Blackburn e Carol W. Greider per la Medicina e da E. Yonath per la Chimica; nel 2018 Donna Strickland era stata premiata per la Fisica e Frances Arnold per la Chimica e nel 2020 ci sono state tre vincitrici: Andrea M. Ghez per la Fisica con Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna per la Chimica.