Torna a splendere il sole sul Giro d’Italia che ha fatto i conti nelle scorse tappe col maltempo che in modo particolare ieri in Romagna ha condizionato la corsa facendo tremare dal freddo i corridori nonostante l’altitudine non particolarmente elevata del percorso, mai oltre i 750 metri sui colli romagnoli. Oggi la 13ª tappa porterà il gruppo da Cervia a Monselice, in Veneto, e si tornerà a correre sotto il sole per la prima volta dopo molti giorni. Splenderà il sole anche nelle prossime due tappe del weekend, molto importanti per la classifica generale: domani la cronometri di 34 chilometri da Conegliano a Valdobbiadene, domenica la prima vera tappa di montagna del Giro, 185 chilometri dalla Base Aerea di Rivolto ai 1.290 metri di Piancavallo dove nei giorni scorsi è caduta un po’ di neve ma già stamattina splende il sole ed è tutto pronto ad un weekend tinto di rosa (vedi fotogallery a corredo dell’articolo). La tappa di Domenica vedrà la corsa su 4 salite importanti delle Alpi friulane, e sarà uno spettacolo straordinario con le attesissime immagini del foliage autunnale.
Il Giro effettuerà poi – sempre in Friuli Venezia Giulia – il secondo e ultimo giorno di riposo Lunedì 19 Ottobre, in cui verrà effettuato un nuovo tampone a tutti i corridori e i membri dello staff delle squadre per superare lo scoglio forse più grande di quest’edizione della corsa rosa, quello del Coronavirus. Si riparte Martedì 20 con una tappa pazzesca, ancora una volta in Friuli Venezia Giulia, 229 chilometri più 7 di trasferimento iniziale, dal cuore di Udine fino a San Daniele del Friuli passando due volte per Cividale e attraversando altri borghi incantevoli dell’estremo Nord/Est con un circuito finale mozzafiato, per un totale di 6 gran premi della montagna e uno strappo al 20% di pendenza nell’ultimo chilometro.
Da Mercoledì inizieranno le grandi montagne, le tappe decisive sulle Alpi. Con l’incognita dello scirocco: si prospetta un clima uggioso, umido, a tratti piovoso ma anche mite. Il rischio del freddo e della neve dovrebbe essere sventato, anche quando i corridori arriveranno alle quote più alte previste dal percorso (Mercoledì ai 1.782 metri di Forcella Valbona, Giovedì ai 2.758 metri del Passo dello Stelvio e poi Sabato ai 2.744 metri del Colle dell’Agnello).