Previsioni Meteo Inverno – La stagione invernale 2020-2021 si troverà sotto l’influenza di un forte ciclo di La Niña, che sta emergendo nell’oceano Pacifico tropicale. Altererà i pattern della corrente a getto sul Nord America e sul Pacifico, estendendo la sua influenza sul resto del mondo. Ecco le prime proiezioni sull’inverno 2020-2021 elaborate da Andrej Flis per Severe Weather Europe.
ENSO (El Niño Southern Oscillation) è un’area dell’oceano nel Pacifico tropicale, che alterna fasi calde e fasi fredde. I venti dominanti tropicali (i venti orientali che circondano la Terra vicino all’Equatore) solitamente danno avvio a o interrompono una certa fase, mescolando la superficie oceanica e alterando le correnti oceaniche. L’ENSO ha un grande impatto sui pattern di convezione tropicale e sulla complessa interazione del sistema oceano-atmosfera, attraverso i quali l’influenza dell’ENSO è distribuita nel mondo. Solitamente si osserva un cambiamento a scala globale dei pattern di pressione durante la comparsa delle fasi ENSO, ognuna delle quali ha un impatto unico sul meteo. La fase ENSO fredda è chiamata La Niña, mentre la fase calda è chiamata El Niño.
Le attuali analisi dimostrano le anomalie delle temperature oceaniche e un’area più fredda della norma, abbastanza estesa, nel Pacifico tropicale, lì dove è emersa La Niña. Secondo le ultime analisi, questa fase fredda dovrebbe continuare fino all’inverno, iniziando ad indebolirsi verso la primavera 2021. Storicamente, l’effetto più tipico di La Niña è un forte sistema di alta pressione nel Pacifico settentrionale.
Previsioni Meteo Inverno 2020-2021
Sono stati scelti i 3 modelli stagionali più utilizzati: gli europei ECMWF e UKMO e l’americano CFSv2 (vedi mappe della gallery scorrevole in alto).
Modello ECMWF
Nelle previsioni del pattern di pressione di ECMWF, si può vedere un forte sistema di alta pressione nel Pacifico settentrionale, tipico di La Niña. Sul Canada, è presente un sistema di bassa pressione, mentre il Nord Atlantico è in modalità NAO (Oscillazione Nord Atlantica) positiva, che significa una corrente a getto amplificata su Isole Britanniche e Scandinavia. Ma non si tratta di una tipica impostazione da NAO positiva, quindi potrebbe essere infranta nel frattempo. Molto probabilmente se il sistema di alta pressione nell’Atlantico centrale riesce a salire più a nord, bloccando il flusso e creando un flusso più settentrionale sull’Europa.
Le previsioni della temperatura mostrano temperature sopra la norma in Europa, ma non ad un alto livello. Nonostante sia probabile uno scenario dominante più occidentale, il pattern di pressione consente una rottura nel flusso e un occasionale flusso freddo da nord sul continente, a seconda della posizione del sistema di alta pressione dell’Atlantico. Gran parte del Nord America, invece, avrebbe valori sopra la norma ma questa potrebbe non essere la miglior soluzione, considerando anche ciò che il modello ha mostrato per quanto riguarda i sistemi di pressione. Alaska e Canada occidentale sarebbero più freddi del normale, con un’alta possibilità che aria più fredda si estenda verso parti degli USA settentrionali e anche con qualche tempeste nel Nord-Est.
Le previsioni dell’anomalia delle precipitazioni mostra un pattern di La Niña più normale su Canada e Stati Uniti. Si vedono gli USA divisi in due poli, con condizioni più umide sui settori settentrionali e condizioni più asciutte al sud. Parlando di precipitazioni, l’Europa appare totalmente nella fascia neutra, altro indicatore del fatto che la situazione del flusso occidentale non è particolarmente forte. Questo dimostra che è probabile una maggiore diversità del pattern, soprattutto su base mensile.
Modello UKMO
Il modello UKMO, del Met Office del Regno Unito, mostra un pattern più aggressivo rispetto ad ECMWF, che però appare meno probabile al momento. Mostra un forte alta pressione di blocco nel Pacifico mentre l’area di bassa pressione è centrata sul Canada orientale e sulla Groenlandia. Questo causa un’estensione della corrente a getto dal Nord America direttamente al Nord Europa. Questo si traduce in un inverno molto più mite per il Vecchio Continente e anche sugli USA meridionali e orientali.
Sul fronte temperature, gran parte del Nord America è più calda del normale, soprattutto i settori meridionali e orientali, ma il Canada egli USA nordoccidentali sarebbero più freddi della media. Per l’Europa, si prospetta un inverno molto più caldo e una minore possibilità di interrompere il pattern con occasionali irruzioni di aria fredda, poiché il pattern è più stabile. Questo non significa che non ci saranno ondate di freddo, ma significa che sarebbero meno frequenti.
Le previsioni delle precipitazioni mostrano il “dipolo” sugli USA, con condizioni più asciutte al sud e più umide al nord e con una maggiore possibilità di nevicate. L’Europa appare ancora nella fascia neutra, con indizi di precipitazioni maggiori sulla Scandinavia a causa della maggiore frequenza di tempeste che si spostano su quest’area.
Modello CFSv2
Il modello CFSv2 di NOAA/NCEP è il principale modello nordamericano a lungo raggio. Questo modello presenta previsioni un po’ diverse dai due precedenti. Ha un classico pattern di La Niña con il forte sistema di alta pressione nel Pacifico e il sistema di bassa pressione sul Canada occidentale. Si può vedere anche una dorsale sul Nord Atlantico occidentale: questo spinge l’area di bassa pressione più verso il Nord Europa, fattore che aumenta la probabilità di un flusso settentrionale più freddo sull’Europa centrale e nordoccidentale.
Per quanto riguarda le temperature, vediamo un pattern di La Niña più tipico sul Nord America, con aria più fredda in Canada e aria più calda sugli USA meridionali. Caldo in Europa ma il pattern permette flussi di aria più fredda nel continente. L’anomalia più calda significa che la frequenza non è abbastanza alta da prevalere sulla media di 3 mesi.
Le previsioni dell’anomalia di precipitazioni mostrano un altro dipolo sul Nord America, con l’aria più umida confinata sugli USA settentrionali mentre condizioni più calde e asciutte dominano i settori meridionali. In generale, l’Europa è da neutra a più umida del normale, probabilmente a causa della prevalente massa d’aria umida occidentale e nordoccidentale.
In sintesi, si prevede che l’Europa abbia temperature più calde del normale sulla maggior parte del continente. Questo non significa che non ci saranno fronti freddi e giorni più freddi, ma solamente che i fronti freddi e le irruzioni di masse d’aria più fredda saranno meno frequenti. Per quanto riguarda gli USA, invece, si prevede un classico inverno caratterizzato da La Niña. Gli USA meridionali possono prepararsi lentamente per condizioni invernali più calde e prevalentemente più asciutte del normale, mentre i settori settentrionali dovrebbero essere nella norma o più freddi della norma e più umidi.
Tutte queste previsioni sono un quadro generale di 3 mesi (dicembre-gennaio-febbraio) e mostrano i pattern meteorologici generali prevalenti. Anche se i modelli fossero assolutamente precisi, non significa che queste condizioni meteorologiche dureranno per 3 mesi consecutivi: mostrano solo come potrebbero essere le condizioni per il 40-60% del tempo.