L’emergenza coronavirus crea situazioni davvero bizzarre e a volte imbarazzanti. A finire nei guai, questa volta, è un laboratorio privato di Roma, che ha aumentato il costo del tampone, facendolo pagare ai suoi pazienti ben 50 euro anzichè 22.
Il Laboratorio, che compare nella lista della Regione Lazio di laboratori autorizzati a somministrare il tampone a 22 euro, dopo le lamentele dei cittadini in fila per sottoporsi al tampone rapido antigenico, hanno giustificato il sovrapprezzo con alcune prestazioni aggiuntive, che di fatto sono già comprese nella procedura. Ovvero 10 euro per la sanificazione effettuata dopo ogni paziente e 18 per il prelievo fatto da personale specializzato. A causa delle lamentele dei cittadini è stato necessario l’intervento della polizia.
“Ci hanno chiesto ben 50 euro per il tampone, 22 euro per il tampone, 10 per la sanificazione che effettuano dopo ogni persona e 18 euro per il prelievo fatto da personale specializzato. E’ una vergogna perche’ la struttura compare nella lista della Regione che prevede un tetto massimo di 22 euro per questo test“, ha raccontaot un cittadino.
“Mi trovo costretta a spendere 50 euro per effettuare il tampone perche’ non risiedo nel Lazio e quindi mi hanno detto che non posso effettuarlo alla Asl a 13 euro con l’impegnativa. Mi sembra ingiusto che a uno studente universitario venga chiesta questa cifra“, ha raccontato una donna.
Intanto il proprietario della struttura si è detto “tranquillo”, aggiungendo di aver “informato con pec la Regione Lazio dei costi aggiuntivi applicati”.