Alluvione Sardegna, piogge violentissime nel Nuorese: ad Oliena oltre 500mm in 24 ore

Le piene più importanti sono state rilevate nei bacini del Cedrino, Posada e Flumimannu, circostanze che hanno fatto scattare evacuazioni preventive
  • alluvione bitti 28 novembre 2020
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Il Nuorese è stata la zona più colpita dalle piogge torrenziali provocate dal ciclone mediterraneo sabato scorso. Oliena, nel Nuorese, è il paese sardo dove sono state piu’ abbondanti le piogge: in 24 ore sono caduti 526 millimetri di pioggia, contro i 336 di Bitti, travolta da un’ondata di acqua e fango che ha causato anche 3 vittime, secondo quanto ha riferito l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Lampis, nel suo intervento in Consiglio regionale sulla gestione dell’emergenza causata dal maltempo nel fine settimana.

Le piogge sono state molto abbondanti anche in altre zone della Barbagia (406 millimetri caduti a Orgosolo), Ogliastra (392 millimetri a Urzulei) e Baronia, dove a Dorgali si sono registrati 471 millimetri in 24 ore. Oltre al Nuorese, la parte della Sardegna piu’ colpita dall’ultima perturbazione e’ stata il Medio Campidano. A Villacidro sono caduti 234 millimetri di pioggia. Numeri incredibili e che testimoniano la violenza dei fenomeni, soprattutto se confrontati con quelli di Cagliari e Sassari (rispettivamente 27 e 22 millimetri), dove non si sono avute precipitazioni cosi’ imponenti.

“I cumulati caduti nel Nuorese”, ha segnalato Lampis, “sono simili a quelli registrati a Villagrande Strisaili nel dicembre 2004”, mentre l’evoluzione del ciclone e’ stata simile a quello che colpi’ l’isola nel 2013, solo che in questo caso la Gallura e’ stata investita solo marginalmente. Le piene piu’ importanti sono state rilevate nei bacini del Cedrino (dov’era scattata l’allerta), Posada e Flumimannu, circostanze che hanno fatto scattare evacuazioni preventive in alcuni paesi, tra cui Galtelli’ (150 persone) e Torpe’ (Nuoro). Piene minori si sono registrate anche nel Coghinas e nel Flumendosa. Le dighe del Cedrino e di Maccheronis hanno raggiunto nel fine settimana le quote massime.

Il maltempo ha provocato anche frane, smottamenti e allagamenti in numero strade, che hanno subito interruzioni. L’assessore all’Ambiente ha citato le statali 131 Dcn, 129, 387, 389 e 197 e le provinciali Bitti Lula (73) e Luras-Olbia (38). “L’avviso di allerta di elevata criticita’ per rischio idrogeologico, riferito ad alcune aree della Sardegna“, ha puntualizzato Lampis “e un preallarme per l’intero territorio regionale, per le giornate di venerdi’ 27 e sabato 28 novembre e’ stato diramato tempestivamente dalla Protezione civile nella giornata di giovedi’ 26, allertando i Comuni affinche’ assumessero le adeguate misure preventive secondo il Piano regionale di Protezione civile”. “Abbiamo considerato la chiusura degli uffici per il fine settimana e lo svolgimento dello ‘smart working’ in tutte le amministrazioni, che cosi’ hanno avuto il tempo per disporre la chiusura di alcune strutture pubbliche”, ha aggiunto Lampis nel suo intervento nell’Aula del Consiglio regionale.

Inoltre, la Protezione civile ha contattato i sindaci neoeletti di 115 comuni e ha organizzato una videoconferenza di coordinamento alla quale hanno partecipato anche le Prefetture. Da quel momento tutte le operazioni sono state seguite costantemente grazie ai collegamenti garantiti anche dai ponti radio regionali, unico modo che ci ha permesso di avere un contatto diretto con il sindaco di Bitti. Proprio recentemente, grazie a uno stanziamento di 10 milioni di euro, la Giunta regionale ha predisposto l’istituzione di un punto radio in tutti i 377 comuni della Sardegna, dotazione importante per attivare in qualsiasi situazione un filo diretto con gli amministratori locali“.

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