Coronavirus, in Campania riaprono le scuole per i più piccoli ma numerosi sindaci prorogano la chiusura [DETTAGLI]

Hanno deciso la proroga della chiusura delle scuole il sindaco di Caserta, Aversa, Pozzuoli e molti altri primi cittadini
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La Regione Campania si avvia a permettere il riavvio delle attivita’ in presenza nell’infanzia e nelle prime classe delle elementari, dando comunque la possibilita’ ai Comuni di attuare misure piu’ restrittive. Applicando proprio questa facoltà, numerosi sindaci del Casertano hanno deciso di prorogare la chiusura delle scuole. Hanno deciso la proroga della chiusura il sindaco di Aversa Alfonso Golia, e via via anche gli altri sedici sindaci dell’agro-aversano stanno facendo lo stesso (per ora lo hanno fatto Teverola, Carinaro, Lusciano); anche in altre aree della provincia sara’ seguita la stessa strada, come a San Nicola la Strada e Falciano del Massico.

Golia ha disposto con ordinanza “la sospensione della attivita’ didattica in presenza fino al prossimo 3 dicembre, data in cui e’ prevista la scadenza della zona rossa, seguendo quanto era gia’ stabilito dall’ordinanza 90 della regione Campania fino ad oggi”; una scelta presa tenuto conto del “quadro epidemiologico nella nostra citta‘”, con oltre il 2% della popolazione contagiato, ovvero piu’ di 1200 le persone attualmente positive, record nel Casertano. “In questo particolare momento – spiega in una nota Golia – la prudenza resta un obbligo imprescindibile per tutti noi. Chiedo a tutta la comunita’ scolastica di resistere ancora un po’ sperando che la curva dei contagi nella nostra citta’ cali“, conclude il sindaco di Aversa.

Anche Caserta rinvia la ripresa delle attività didattiche in presenza nelle scuole dell’infanzia e nelle prime classi delle elementari. Lo stabilisce un’ordinanza del sindaco di Caserta, Carlo Marino, con la quale viene disposta “la chiusura, per tutte le scuole pubbliche e private del territorio cittadino, delle attività educative in presenza, dei servizi educativi e della scuola dell’infanzia (sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni), nonché dell’attività didattica in presenza della prima classe della scuola primaria, fino a domenica 6 dicembre“. La possibilità di ripresa delle attività educative in presenza potrà essere consentita, si legge nell’ordinanza, solo dopo che l’Asl di Caserta, oppure le Direzioni scolastiche pubbliche e private, abbiano fatto pervenire al Comune i dati relativi ai risultati dello screening sanitario effettuato ai sensi di quanto previsto dall’ordinanza numero 90 della Regione Campania pubblicata lo scorso 15 novembre.

In tal senso, si legge ancora nell’ordinanza, “la ripresa delle attività, valutato lo screening sanitario, sarà comunque condizionata a: uno screening bisettimanale, tramite distretto sanitario o tramite laboratorio privato convenzionato, previsto per alunni, personale docente e non docente, i cui dati andranno trasmessi a questo Ente tramite posta elettronica certificata, che provvederà a valutarli; un riscontro del report settimanale da parte dei dirigenti scolastici delle scuole pubbliche e private, relativamente alle presenze di alunni e personale docente in classe, indicando la percentuale degli assenti giornalieri; la sanificazione della struttura scolastica con cadenza settimanale e con relativa trasmissione dell’avvenuta attestazione di sanificazione“.

scuole chiuseIl Comune di Pozzuoli (Napoli) fa sapere che “in considerazione del quadro epidemiologico rilevato sul territorio e del numero dei positivi al Covid-19 che continua a crescere” il sindaco Vincenzo Figliolia ha disposto che, a far data da domani e fino al 29 novembre, nelle scuole dell’infanzia e in quelle primarie, oltre che nelle prime classi delle scuole medie, restera’ sospesa la didattica in presenza. Lo stop non vale per gli alunni con bisogni educativi speciali o con disabilita’, previa valutazione da parte dei dirigenti scolastici.

A Bacoli, scuole chiuse fin quando la Campania sarà zona rossa. “Ho firmato l’ordinanza che proroga la chiusura di tutte le scuole di Bacoli”. Lo annuncia il sindaco del comune flegreo Josi Della Ragione. “È stata disposta la sospensione dell’attivita’ didattica in presenza, fino a quando resteremo “zona rossa” e, comunque, fino a quando non calera’ la curva dei contagi. Sara’ consentita soltanto la didattica a distanza. È una scelta dolorosa – dice – e sofferta, ma necessaria. Sono certo che in Campania ci siano comuni in cui sia gia’ possibile riaprire le scuole agli alunni. Ma in provincia di Napoli, nell’area flegrea, cosi’ come nella nostra citta’, non esistono ancora le condizioni. Purtroppo, il rischio di vanificare gli sforzi di queste settimane e’ troppo alto”.

A San Giorgio a Cremano (Napoli) resteranno chiusi mercoledi’ 25 novembre tutti gli asili nido e le scuole di ogni ordine e grado ‘‘fatto salvo quanto previsto per i progetti gia’ attivati in favore di minori diversamente abili”. Lo scrive il sindaco del comune vesuviano, Giorgio Zinno, sulla sua pagina Facebook. Per il sindaco non ci sono le condizioni per riaprire le scuole e, rivolgendosi ai cittadini, scrive: ”Vi preannuncio che, non appena sara’ pubblicata la nuova ordinanza annunciata dal governatore ne firmero’ una per mantenere chiuse le scuole nella nostra citta’, dove i dati epidemiologici suggeriscono di non ampliare le occasioni di contagio. Mercoledi’, dunque, resteranno chiusi tutti gli asili nido e le scuole di ogni ordine e grado, fatto salvo quanto previsto per i progetti gia’ attivati in favore di minori diversamente abili. Eccettuati gli asili nido, dunque, le attivita’ scolastiche proseguiranno in modalita’ a distanza, cosi’ come e’ stato nelle ultime settimane. E’ una scelta difficile, perche’ il diritto all’istruzione e’ sacro ma lo e’ ancor di piu’ il diritto alla salute’‘.

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