Coronavirus, Vincenzo De Luca: “Bene la linea del rigore, il lockdown serviva 2 mesi fa”

De Luca: "Potevamo fare due scelte diversa: o la scelta della prevenzione o di seguire il contagio. E' la scelta del governo e, a mio parere, è stata scelta sbagliata"
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La decisione di inserire la Campania in zona rossa “ha lasciato delle zone d’ombra”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto a “Che tempo che fa” su Rai 3. “Io non ho capito questo – ha aggiunto De Luca – eravamo in zona gialla martedì, in 72 ore siamo arrivati in zona rossa. Niente di sconvolgente, ma sarebbe bene che il Ministero spieghi cosa è cambiato in 72 ore, perché o non avevano letto i dati martedì o non li hanno letti venerdì, o c’è una terza ipotesi: di fronte a un’ondata di sciacallaggio mediatico e politico il Governo non ha retto e ha deciso di fare quella scelta. Per noi non cambia niente, noi ci manterremo sulla linea del rigore”.

“C’è stato un amministratore che a Napoli è stato 102 volte in televisione per parlare male di Napoli e della Campania”.

Quella del paziente morto nel bagno del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli “ovviamente è un’immagine drammatica e rinnovo il mio cordoglio alla famiglia della vittima, ma devo ricordare a tutti quanti che il 17 giugno di quest’anno c’è stato un morto in un ospedale di Milano, in bagno anche lì, e non se n’è accorto nessuno“. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto a “Che tempo che fa” su Rai 3. “Il direttore generale del Cardarelli – ha aggiunto De Luca – ha fatto un esposto alla Procura, si faranno tutti gli accertamenti e si individueranno tutte le cause di quella morte. Quello che è indegno e animalesco è che quando c’è un deceduto per terra ci sia qualcuno che ha lo stomaco di girare un video e postarlo sui social, e poi scappare dall’ospedale senza il parere dei medici. Mi ha ricordato i video delle formiche negli ospedali, poi abbiamo scoperto che qualche infermiere faceva scorrere le gocce di soluzione di glucosio per attirare le formiche“.

“Due mesi fa potevamo fare due scelte diverse: o la scelta della prevenzione, cioè anticipare l’esplosione del contagio, o la scelta di seguire il contagio. Il Governo ha fatto la seconda scelta, prendere misure parziali man mano che cresceva il contagio. La mia opinione è che la scelta del Governo sia stata sbagliata“. Ha detto il presidente della Regione Campania.

“Se devi fare un lavoro di prevenzione – ha spiegato De Luca – devi intervenire prima, quindi è stata una linea non efficace come freno al contagio, ma ha determinato anche divisioni tra territori, le Regioni, le categorie economiche. Devono spiegare agli italiani un mese fa perché dicevano che in nessun caso si doveva chiudere le scuole, quando l’ho fatto io mi hanno messo in croce e ora stanno facendo esattamente quello che abbiamo fatto noi un mese fa. Perché abbiamo atteso un mese?”.

Secondo De Luca “è stata una scelta politica: c’erano delle illusioni, si immaginava che il contagio non esplodesse in maniera così violenta, c’era un retroterra di semplificazione durato per tutta l’estate. Mentre io dicevo che il contagio era dietro l’angolo, a Milano qualche autorevole medico diceva che il contagio era clinicamente scomparso. Ci si è illusi che si potesse controllare la situazione eppure avevamo l’esempio della Spagna e della Francia”.

Per la verità avevo proposto di mettere in zona rossa tutta l’Italia nel mese di ottobre. Oggi per noi va bene la linea del rigore”. De Luca ha spiegato che “in queste settimane ho sentito gente che in estate ha sottovalutato, non ha alzato un dito e ora sono diventati tutti rigoristi. Noi a maggio abbiamo fatto un’ordinanza per vietare l’uso di alcolici dopo le 10 di sera, ordinanza contestata dal Comune di Napoli che voleva far vendere alcolici fino alle 3.30 di notte, fortunatamente il Tar ha bocciato quella delibera e abbiamo salvato l’estate. Il 12 agosto reso obbligatori i test per chi veniva dall’estero, il 24 settembre abbiamo reso obbligatorio l’uso della mascherina fuori casa, abbiamo fatto test al 92% del personale scolastico, abbiamo fatto l’impossibile per avere una linea di prevenzione e rigore. Dunque oggi per noi va bene la linea del rigore”.

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