Come possiamo riforestare il pianeta? Un aiuto potrebbe arrivare dalla tecnologia: i droni pianteranno un miliardo di alberi. A proporre questo particolare metodo di riforestazione è una startup canadese che si chiama Flash Forest. L’obiettivo della startup è raggiungere lo scopo in meno di 10 anni, entro il 2028. L’idea, che combina l’opzione di nuove tecnologie con scopi ecologici, è quella di recuperare spazi vegetali in poco tempo, superando la capacità di deforestazione. I droni sono strumenti volanti facili da utilizzare, in grado di portare piccoli pacchetti contenenti semi che spargeranno durante tanti viaggi.
Attualmente, per piantare un albero serve armarsi di pale e sacchi e recarsi in aree geografiche difficili da raggiungere, come boschi, montagne, foreste e altri ecosistemi. Bisogna tenere in conto che gli incendi boschivi si stanno diffondendo ovunque e questo rende la riforestazione complicata se la si svolge in maniera tradizionale. Ma con l’aiuto dei droni si spera di accelerare questo processo. I droni sono strumenti molto promettenti per questa attività. In primo luogo, possono svolgere il lavoro in maniera 20 volte più rapida e dal punto di vista economico, sono 10 volte più economici dell’assunzione di manodopera.
Si utilizza un software che permette ai droni di mappare la zona dall’alto. La tecnologia è anche in grado di rilevare i luoghi più idonei per la semina e quelli in cui la terra è in grado di dar vita ad un albero. L’unico dettaglio è la quantità di semi. Ogni drone deve lanciarne moltissimi affinché qualcuno vada avanti. Oltre a questo, si tratta di strumenti ideali per recuperare spazi vegetali. Il primo passo di Flash Forest è occuparsi di un bosco a nord di Toronto, dove si spera di gettare 40.000 semi di pini e abeti.
Già in passato i droni sono stati utilizzati con questa finalità. Per esempio, in Asia si utilizzano per recuperare ettari di bosco. Ma questi dispositivi sono stati utilizzati anche per altri obiettivi, come trasportare medicinali in siti remoti o per spostare oggetti da un luogo all’altro. Si tratta di strumenti molto versatili ma di recente invenzione, quindi in futuro promettono di stupirci con altre incredibili finalità.