“Oggi l’Arno è più sicuro, mi sento di poterlo dire come sindaco di Firenze e sindaco della Città Metropolitana, anche se dobbiamo sapere che il cambiamento climatico in atto sta intensificando moltissimo i fenomeni come tempeste improvvise, alluvioni, tornado. Se da un lato noi stiamo migliorando molto, dall’altro dobbiamo sapere che l’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico sono una minaccia costante. Per questo Firenze è impegnata anche sul fronte dell’abbattimento delle emissioni inquinanti“: lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella a margine di una cerimonia in occasione del 54° anniversario dell’alluvione che devastò il capoluogo toscano. “Aiutare l’Arno significa non solo costruire le dighe, argini più robusti, casse di espansione, ma significa anche combattere l’inquinamento e impegnarsi nella lotta al cambiamento climatico“.
Firenze oggi ha celebrato, anche se in modo limitato causa restrizioni per Covid, l’anniversario dell’alluvione dell’Arno che il 4 novembre 1966 devastò la città e parte della regione causando gravissimi danni e vittime.
Stamani, al cimitero comunale di San Felice a Ema, è’ stata deposta dal presidente del consiglio comunale una corona di alloro del Comune di Firenze sulla tomba di Carlo Maggiorelli, l’operaio dell’acquedotto dell’Anconella morto sul lavoro per non avere abbandonato la sorveglianza degli impianti.
Dopo la messa in ricordo delle vittime, alla Basilica di Santa Croce, si è tenuta la benedizione del fiume e il lancio in Arno della corona d’alloro del Comune.