“Io sottoscritto lascio in eredità un sogno”, l’iniziativa AIL dedicata ai lasciti solidali per sostenere chi lotta ogni giorno contro i tumori del sangue

Grazie ai lasciti testamentari, in questi anni AIL ha potuto garantire assistenza socio-sanitaria a migliaia di pazienti e alle loro famiglie, accompagnandoli nel percorso della malattia
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Lasciare una traccia di sé anche quando non ci saremo più e fare in modo che le persone in difficoltà possano essere aiutate attraverso un dono, grande o piccolo che sia, lasciato nelle ultime volontà ad AIL. È questo il tema al centro della seconda edizione dell’evento “Io sottoscritto lascio in eredità un sogno” – che quest’anno si svolgerà online a causa della pandemia da Covid-19 – organizzato e promosso da AIL, l’Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma. L’iniziativa, in programma il prossimo 19 novembre alle ore 17.00, sarà trasmessa in diretta streaming sul sito dell’Associazione lasciti.ail.it e intende raccontare, attraverso riflessioni e testimonianze, l’importanza del lascito solidale per sostenere tutte le persone che in Italia lottano quotidianamente contro i tumori del sangue.

Fare un lascito testamentario in favore di AIL significa avere “migliaia di eredi” e contribuire, attraverso un gesto concreto di generosità, a restituire loro un segno di speranza per il futuro. Nel 2019 i proventi da lasciti solidali raccolti dalla sede Nazionale dell’Associazione (esclusi i dati dei lasciti ricevuti dalle 81 sezioni territoriali) sono pari a  € 911.753 e provengono da 12 lasciti solidali (3 in più rispetto al 2018). Analizzandoli più nel dettaglio, si è riscontrato che nella maggior parte dei casi (9 su 12) si è trattato di testamenti solidali – ovvero AIL è stata ricordata nelle ultime volontà scritte per testamento in qualità di erede (eredità) o di legataria (legato) – ma bisogna evidenziare anche l’interessante trend in crescita relativo alle polizze assicurative sulla vita, sempre più diffuse.

Tra i testamenti solidali ricevuti nel 2019, quasi 7 testatori su 10 hanno scelto il testamento olografo, scritto di proprio pugno dal testatore – una pratica più diffusa rispetto al testamento pubblico. Nella maggior parte dei lasciti solidali ricevuti nel 2019, AIL è co-beneficiaria pro quota con altri enti del terzo settore. Tale tendenza – caratterizzata dalla volontà di non destinare parte del proprio patrimonio ad una sola organizzazione non profit ma a cause diverse – trova conferma nelle pratiche aperte negli scorsi anni e nei testamenti che AIL riceve da donatori ancora in vita.

Il focus dell’iniziativa AIL online quest’anno sarà dedicato all’assistenza socio-sanitaria (scheda allegata), perché stare accanto ai pazienti ematologici e alle loro famiglie è una delle principali missioni di AIL che, da oltre 50 anni, li accompagna in tutte le fasi del lungo e spesso sofferto percorso della malattia. L’evento sull’importanza dell’assistenza realizzata da AIL e sul significato di fare un lascito solidale in suo favore, sarà moderato da Donatella Romani autore medico-scientifico e vedrà i contributi di Sergio Amadori Presidente Nazionale AIL, Davide Sisto docente di Filosofia Teoretica presso l’Università di Torino ed esperto di tanatologia, Luca Vallario psicologo e psicoterapeuta e sarà inoltre possibile ascoltare le testimonianze di Cristina Rapalli ex paziente e volontaria della sezione AIL di Bologna e Adriana De Fanti referente della sezione AIL di Trento.

Grazie ai lasciti solidali, oggi AIL può finanziare progetti di Assistenza di alto valore in campo ematologico. In particolare, nel solo 2018, ha stanziato oltre 15 milioni di euro che hanno permesso di: sostenere 116 Centri di ematologia in tutta Italia; garantire cure domiciliari a 2.389 pazienti in 42 province; accogliere 3.809 ospiti presso le 71 case alloggio AIL sul territorio; dare supporto a 2.120 nuclei familiari attraverso l’erogazione di servizi socio-assistenziali.

Fare un testamento solidale in favore di AIL è un atto di amore e consapevolezza, che può cambiare la vita delle persone che ogni giorno, in Italia, lottano contro i tumori del sangue. Significa avere “migliaia di eredi” – i nostri pazienti, i nostri medici, i nostri ricercatori e i nostri volontari – e contribuire a dare loro un futuro ricco di speranza dichiara Sergio Amadori, Presidente Nazionale AILI proventi da lasciti solidali raccolti negli ultimi anni e rendicontati con trasparenza ci hanno permesso di sostenere progetti di ricerca scientifica e di assistenza di alto valore sanitario e sociale in campo ematologico, che ci consentono di fornire risposte tempestive e concrete alle reali esigenze dei pazienti e delle loro famiglie. Ma i numeri non sono sufficienti a restituire l’inestimabile capitale umano che AIL investe nell’impegno e nell’assistenza al fianco del paziente, in tutte le delicate e difficili fasi della malattia. C’è ancora tanto da fare, ma con un gesto di generosità, anche piccolo, si può fare la differenza”.

LASCITI SOLIDALI AIL, IL SOGNO DI DARE SPERANZA A CHI LOTTA CONTRO I TUMORI DEL SANGUE

Negli ultimi anni i proventi da lasciti solidali a favore di AIL e delle sue 81 Sezioni territoriali hanno fatto un grande passo in avanti: i dati del bilancio consolidato del 2018 segnano un incremento più che raddoppiato rispetto all’anno precedente, passando da €1.070.310,00 (2017) a €3.181.314,00 (2018). A conferma del fatto che il lascito solidale viene riconosciuto come una donazione trasparente e affidabile ed è per questo che gli italiani decidono sempre più spesso di destinare una parte, piccola o grande che sia, del proprio patrimonio ad organizzazioni no profit in grado di garantire la massima efficacia nell’impiego dei fondi devoluti.

Volendo infine tracciare un profilo del testatore, nel 75% dei casi si tratta di donne che hanno redatto un testamento solidale o sottoscritto una polizza assicurativa sulla vita intorno ai 75 anni residenti principalmente nel Centro-Nord del Paese.

LASCITI SOLIDALI IN CRESCITA FRA GLI ITALIANI, ANCHE DOPO L’EMERGENZA COVID-19

Lasciare traccia di sé anche dopo la morte per sostenere cause benefiche è una pratica sempre più diffusa nel nostro Paese e ricordare nelle ultime volontà chi si prende cura delle persone più fragili, come i malati ematologici, è un messaggio di speranza e di forza. Secondo l’ultima ricerca promossa dal Comitato Testamento Solidale, di cui AIL fa parte, tra gli over 50, l’11% ha dichiarato di aver pensato a un lascito solidale in seguito all’emergenza Covid-19 e il 20% ha valutato l’idea di predisporre un lascito solidale in favore di una realtà del no profit, l’8% in più rispetto al 2018, per un totale di quasi 5 milioni e mezzo di persone. Parallelamente cresce anche la percentuale di chi ha dichiarato di avere fatto testamento o di essere orientato a farlo: in 4 anni (dal 2016) si è passati dal 13% al 21%. Un trend in crescita in linea con l’impegno di AIL che, grazie ai lasciti testamentari, ha potuto garantire continuità e solidità ai numerosi progetti di Ricerca e Assistenza, fornendo risposte concrete alle reali esigenze dei malati ematologici e alle loro famiglie.

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