Più di 100 vigili del fuoco sono al lavoro con squadre fluviali, sezioni operative e mezzi anfibi nella zona dell’Alto Jonio, tra Crotone e Cosenza, per il maltempo che da venerdì notte ha causato allagamenti e danni d’acqua in diversi comuni delle due province.
Centoquaranta gli interventi effettuati a Crotone, 60 a Cosenza, in particolare nei comuni di Corigliano, Rossano e Schiavonea, dove 40 persone sono state evacuate con i gommoni delle squadre fluviali per gli allagamenti sul lungomare.
A Crotone continua a piovere e la situazione rimane critica: è stato interrotto il traffico sulla statale 106 jonica all’altezza del ponte sul fiume Neto. La decisione è stata presa perché la struttura non darebbe garanzie di stabilità.
“Già lunedì, nel corso della seduta di Giunta, approveremo una delibera per chiedere al Governo il riconoscimento dello stato di emergenza per i territori colpiti dai nubifragi delle ultime ore. Forza Calabria“: lo ha reso noto l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, che ieri, in una prima dichiarazione, aveva affermato: “Adesso c’è da pensare alle persone, alle vite umane. A metterle in salvo ed a tenerle al riparo dalla furia degli eventi. Subito dopo inizierà la conta dei danni, che sono ingenti, con l’agricoltura tra i settori più colpiti. Il maltempo delle ultime ore, da Crotone (in modo particolare) a Corigliano-Rossano, passando per Rocca di Neto, sta lasciando dietro sé fango e devastazione ovunque. E le previsioni meteo non lasciano sperare niente di buono, almeno fino domenica“. Per quanto possibile, aveva sottolineato, “si resti in casa, attenendosi alle indicazioni dei sindaci e della Protezione Civile, impegnati in prima linea. Non mancano e non mancheranno la nostra assistenza, la nostra vicinanza. Siamo già al lavoro, ma quando la pioggia smetterà di scendere, insieme cercheremo di capire come ripartire. Perché non c’è dubbio: ripartiremo, insieme“.