“Tocca alle istituzioni essere all’altezza della situazione, il nostro impegno è totale“. E’ quanto ha dichiarato il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, al termine del sopralluogo nelle zone di Crotone colpite dal maltempo. Presenti, spiega una nota della Regione Calabria, anche il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, e il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli. “Con la prefetta, che ringrazio, e i rappresentanti istituzionali del territorio – ha affermato Boccia – abbiamo fatto il punto sui danni connessi a questa calamità naturale, un evento che questa bellissima città conosce perché ha ancora sulla pelle le ferite dal ’96. Noi non lo abbiamo dimenticato. Era prevista qui la mia presenza per la Conferenza Stato-Regioni dalla Cittadella di Catanzaro. Stiamo lavorando insieme al presidente Spirlì da questa mattina. Siamo stati a Cosenza per l’attivazione dell’ospedale da campo. Sulle calamità lo Stato può solo dire ‘ci siamo, ci siamo in tempo reale’. E come succede in questi casi, bisogna essere rigorosi, almeno quanto lo sono stati i soccorritori“.
Poi il ministro ha aggiunto: “Ho ringraziato tutti: dalle forze armate, alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, alla Croce rossa. E ovviamente ringrazio la Protezione civile nazionale e quelle regionali della Calabria, Campania, Puglia e Basilicata che hanno dato una mano. Hanno evitato che il dramma dell’alluvione si trasformasse in tragedia. Ora tocca alle istituzioni essere all’altezza. Ed è quello che stiamo facendo in queste ore. Ho chiesto al presidente della Provincia e al sindaco di essere rigorosi e immediati“. Il ministro Boccia, ha detto Spirlì, “ci è stato sempre vicino. In queste settimane l’ho avuto a fianco per l’emergenza sanitaria e, appena si è verificato questo disastro nel Crotonese, nel Cirotano e nella zona di Corigliano Rossano, il ministro stesso ha subito cambiato il programma di questa giornata e ha voluto essere presente. Sono molto soddisfatto della sua vicinanza, che è molto importante per noi Calabresi e soprattutto per questi territori che stanno patendo oltre ogni limite. Tutto ciò che ci sarà da fare per rimettere in piedi l’economia di questa zona, cominceremo a farlo già da oggi con la Giunta che chiederà lo stato di calamità naturale. Partiranno tutti i ristori necessari. Ognuno faccia il proprio, in maniera tale che i tempi siano sempre più brevi”, ha concluso Spirlì.
“La gestione dell’emergenza e’ stata efficace. Stiamo intervenendo per portare la normalita’ nei territori. I nostri volontari operano gia’ da ieri per ripulire cantine e case per garantire il ritorno di chi puo’ rientrare. Chi non puo’ rientrare e’ assistito dal Comune e quindi e’ garantita assistenza a tutti“. Lo ha detto Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile nazionale, presente alla riunione. Borrelli ha tuttavia precisato che l’auspicio della Protezione Civile e’ “che tutti gli interventi strutturali di prevenzione vengano realizzati ma non tocca alla Protezione Civile realizzarli“. Dopo l’alluvione del 1996, che causo’ sei morti, infatti, e’ stato varato il cosiddetto Piano Versace che prevede la realizzazione di sei vasche di laminazione per contenere le piene dell’Esaro e mitigare gli effetti di dissesto idrogeologico. Piano che dopo 24 anni e’ stato realizzato in minima parte: “Il Piano Versace – ha detto in proposito Angelo Borrelli – e’ un intervento strutturale che deve essere realizzato, ma non compete alla Protezione Civile”. A proposito dei tempi di ritorno alla normalita’ anche dal punto di vista infrastrutturale, considerate le numerose frane e i problemi viari della provincia, il capo della Protezione Civile ha puntualizzato: “Non e’ il primo e non sara’ l’ultimo evento alluvionale: c’e’ una procedura rodata per garantire il ripristino delle infrastrutture. In pochi giorni la popolazione evacuata tornera’ nelle proprie abitazioni. Ma serve di piu’ per interventi strutturali”.