Monolite nel deserto dell’Utah, si susseguono le ipotesi in rete: un gallerista prova a svelare il mistero

Resiste il mistero sulle origini del monolite rinvenuto in pieno deserto nell'Utah: dagli alieni ad un'opera d'arte, impazzano le ipotesi
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Ha lasciato tutti a bocca aperta il misterioso monolite metallico scoperto giorni fa nel deserto dello Utah. Da subito, oltre all’opera di un’intelligenza extraterrestre, si era fatta strada l’ipotesi che potesse essere un’installazione d’avanguardia. Ora l’oggetto lucente, alto circa quattro metri, piantato nel fondo di un canyon di terra rossa potrebbe aver trovato un autore: probabilmente si tratta dello scultore minimalista John McCracken, vissuto in New Mexico fino alla morte nel 2011 all’eta’ di 76 anni.

E’ uno dei miei artisti”, si e’ detto certo il gallerista David Zwirner parlando con il New York Times, che su Instagram ha postato la foto del monolite, contrapponendola a un’altra opera di McCracken, il plinto “Fair” del 2011, installato in galleria, con il messaggio: “Il portale allo Utah e’ da David Zwirner sulla 20esima strada“. Lo stesso Zwirner ha ammesso che i suoi collaboratori si sono divisi sul monolite, mentre altri critici hanno espresso dubbi pur puntando comunque a identificare l’oggetto in un’opera di Land Art come il Molo a Spirale di Robert Smithson o il Doppio Negativo di Michael Heizer installati entrambi in luoghi inaccessibili o difficili da localizzare.

Altre teorie continuano intanto a circolare sul web: utenti di Reddit, dopo aver isolato con buona approssimazione il luogo dove si trova il monolite in un’area accidentata tra il Canyonlands National Park e il fiume Colorado, sono arrivati a calcolarne l’installazione tra 2015 e 2016, anni dopo la morte di McCracken. In quel periodo in quella stessa area sono stati girati film come “Westworld” e “Mission Impossible: 2”, il che avvalora la tesi di parte del materiale di scena abbandonato dopo la fine delle riprese.

Le autorita’ dello Utah, nel frattempo, stanno facendo il possibile per scoraggiare visite nella zona del ritrovamento. Dopo la scoperta del monolite il 18 novembre da parte di una squadra del dipartimento per la sicurezza pubblica statale che stava effettuando una ricognizione in elicottero per censire le pecore bighorn, l’ubicazione esatta dell’oggetto non e’ stata rivelata perche’ si trova in un area remota, rocciosa e pericolosa, “difficile da raggiungere con mezzi o a piedi”.

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