Neri Marcorè è il volto della nuova campagna Pfizer per la prevenzione della polmonite

Un racconto differente che mette al centro le persone e il loro vissuto, le loro scelte, da condividere con gli altri, in un momento come quello attuale in cui ognuno di noi deve prendersi cura di sé stesso e dei propri cari. Perché la protezione dai rischi e la prevenzione sono fondamentali, oggi più che mai. E sono passi semplici da fare, anche la prima volta
MeteoWeb

“Qualche tempo fa le finestre sono state quasi il nostro unico punto di contatto col mondo. E attraverso quei vetri, abbiamo cominciato a guardare le cose con occhi diversi, come fosse la prima volta”. Con queste parole Neri Marcorè apre il video di “La prima volta”, – https://youtu.be/a4YDtjE6KVUla nuova campagna di Pfizer per sensibilizzare sul tema della prevenzione della polmonite.

Un progetto corale dove l’attore protagonista ci accompagna attraverso 4 storie di persone diverse che, ognuna a suo modo, ci raccontano le loro prime volte, vissute nel recente periodo di lockdown, quando tutti ci siamo ritrovati ad avere, nostro malgrado, molto tempo a disposizione e abbiamo imparato a dargli un valore diverso e a impegnarlo in un modo nuovo. E abbiamo imparato anche che fare una cosa la prima volta può essere facile, così come deve essere semplice prendere consapevolezza che la prevenzione e la protezione dai rischi di una patologia grave e pericolosa come la polmonite è fondamentale, ora più che mai.

Con un linguaggio spontaneo e famigliare il video “La prima volta”, promosso con una campagna su Youtube e i social media dell’azienda, mette in luce un racconto differente, che pone al centro le persone e il loro vissuto, le loro scelte, da condividere con gli altri, in un contesto difficile come quello attuale, in cui ognuno di noi deve prendersi cura di sé stesso, dei propri cari e, in generale, anche degli altri. Antonietta ci racconta come per la prima volta quest’anno si sia messa in cucina per preparare dei piatti laboriosi, come il casatiello, perché per il marito napoletano è una tradizione e a Pasqua non può mancare. Fiamma accoglie in casa sua un gattino e impara a prendersene cura. Gabriele, nonostante l’età, si rimbocca le maniche e comincia a coltivare l’orto dietro casa, incolto da tempo, per poi godere della soddisfazione di raccoglierne i frutti. Luca, per vincere la noia, si ritrova a fare acro-balance tra le mura domestiche con la fidanzata.

4 storie con un finale unico, racchiuso nel claim “C’è sempre una prima volta”, che vuole guidarci nella consapevolezza e conoscenza di un primo passo verso la protezione e la prevenzione, perché ammalarsi di polmonite può essere più facile di quanto si immagini, così come semplice è prevenire il rischio di contrarla, rivolgendosi al proprio medico per avere le adeguate informazioni. E Pfizer rinnova l’invito a farlo.

SULLA POLMONITE

La polmonite rimane una delle principali cause di morte in Italia: 13.516 persone sono morte per polmoniti nel 2017[1] (+24,7 vs 2016) e di queste il 97% sono anziani oltre i 65 anni.

Sono a maggior rischio di polmonite i fumatori, le persone affette da altre patologie o condizioni predisponenti (in particolare malattie polmonari come la BPCO, l’asma e la fibrosi cistica, malattie cardiache, malattie renali o del fegato, diabete mellito) e le persone con un sistema immunitario indebolito, che possono indurre un aumentato rischio di infezione pneumococcica severa e delle sue complicanze.[2]

L’agente patogeno più frequente nelle polmoniti è lo pneumococco (Streptococcus Pneumoniae): si può affermare che circa il 30-50% delle CAP (Polmonite acquisita in comunità) negli adulti nei Paesi Occidentali è da attribuire allo pneumococco.

Lo pneumococco (o Streptococcus Pneumoniae) è un batterio presente normalmente nel corpo umano a livello del naso-faringe. È generalmente innocuo ma in alcune circostanze, in particolare nei soggetti più deboli, se si diffonde dal naso-faringe verso i polmoni, le orecchie e le meningi cerebrali può provocare alcune gravi patologie.

Il rischio di contrarre la polmonite da pneumococco aumenta con l’aumentare dell’età ed è un fenomeno ben noto e documentato[3].

[1] Dati ISTAT 2017, Mortalità per territorio di evento: Causa e classe di età. Accessibili al link: http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCIS_CMORTE1_EV
[2]http://www.salute.gov.it/portale/malattieInfettive/dettaglioSchedeMalattieInfettive.jsp?lingua=italiano&id=121&area=Malattie%20infettive&menu=indiceAZ&tab=1
[3] Amodio et al. Stima del carico di ospedalizzazione dovuto a polmonite pneumococcica in una popolazione generale di età pari o superiore a 50 anni e implicazioni per le strategie di vaccinazione- Human vaccine maggio 2014 vol 10 – issue 5 – pp 1337-42.
[4] Rossi, Crovari – CAP e Vaccinazione Pneumococcica -SIMG Pacini editore, 4-2014.

 

Condividi