ONU: 870mila casi di morbillo nel mondo nel 2019, il dato più alto da 23 anni

In Italia, i casi di morbillo registrati sono stati 5.393 nel 2017, 2.686 nel 2018, 1.620 nel 2019
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Nel 2019 i casi di morbillo sono aumentati in tutto il mondo, raggiungendo il più alto numero di casi segnalati in 23 anni: un report dell’Organizzazione mondiale della sanità e dei United States Centers for Disease Control and Disease Prevention (Cdc) sottolnea che i casi di morbillo in tutto il mondo sono saliti a 869.770 nel 2019, il numero più alto riportato dal 1996, con aumenti in tutte le regioni Oms.
I decessi per morbillo in tutto il mondo sono aumentati di quasi il 50% dal 2016, con un numero stimato di 207.500 morti soltanto nel 2019.

In Italia, i casi di morbillo registrati sono stati 5.393 nel 2017, 2.686 nel 2018, 1.620 nel 2019.

A livello globale, dopo un costante progresso dal 2010 al 2016, il numero di casi di morbillo segnalati è aumentato progressivamente fino al 2019. Confrontando i dati del 2019 con il minimo storico dei casi di morbillo segnalati nel 2016, secondo gli autori, la principale causa di questo aumento dei casi e dei decessi è stata la mancata vaccinazione tempestiva dei bambini con due dosi di vaccini contro il morbillo (MCV1 e MCV2).

Le epidemie di morbillo si verificano quando le persone che non sono protette dal virus vengono contagiate e diffondono la malattia a popolazioni non vaccinate o sotto vaccinate. Per controllare il morbillo e prevenire epidemie e decessi, i tassi di copertura vaccinale con i vaccini MCV1 e MCV2 richiesti devono raggiungere il 95% e devono essere mantenuti a livello nazionale e subnazionale. La copertura MCV1 è rimasta stagnante a livello globale per oltre un decennio, tra l’84% e l’85%. La copertura MCV2 è stata in costante aumento, ma ora è solo al 71%. La copertura vaccinale contro il morbillo rimane ben al di sotto del necessario 95% o più per entrambe le dosi, utile a controllare il morbillo e prevenire epidemie e decessi.

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