Populonia è una delle città che rappresentano la culla della civiltà etrusca e proprio dal dio del vino etrusco prende il suo nome. Probabilmente questo deriva dal fatto che il terreno è la naturale continuazione geologica dell’Isola d’Elba e che riprendendone il contenuto minerale permette, ancora oggi, la produzione di importanti qualità di vino da scoprire attraverso le associazioni gastronomiche ma anche con degustazioni presso le cantine percorse dalla Strada del Vino e dell’Olio.
La Populonia etrusca
Populonia era una delle città-stato della Dodecapoli etrusca, i centri che costituivano l’antica Etruria tra Lazio, Toscana ed Emilia-Romagna.
Anticamente era conosciuta come Pupluna o Fulfuna, il suo nome derivava da quello del dio etrusco dell’ebbrezza Fulfnus, ed era l’unica città etrusca a sorgere sulla costa, su quella che oggi è la punta nord del promontorio di Piombino.
Il Parco archeologico di Baratti e Populonia costituisce un vero e proprio museo a cielo aperto della civiltà etrusca, nella zona superiore si possono visitare i templi, gli edifici, le decorazioni mosaicate dell’Acropoli di Populonia e le strade di epoca romana.
Mentre la parte bassa del parco archeologico offre la possibilità di apprezzare le Necropoli etrusche di San Cerbone e delle Grotte, le cave dove si ricavavano i minerali ferrosi e i quartieri industriali in cui si operava la produzione del ferro che proveniva dall’Isola d’Elba.
Il borgo di Populonia
Oggi Populonia è un piccolo centro che insiste su una collina circondata da un mare cristallino, con il suo abitato in posizione dominante su uno dei promontori toscani che formano il Golfo di Baratti.
Seguendo i sentieri per il trekking si può ammirare dall’alto la baia che si affaccia sul Santuario dei cetacei Pelagos, l’area marina protetta entro cui si sviluppa una notevole biodiversità e in cui è possibile ammirare il passaggio di balenottere e delfini che popolano abitualmente queste acque.
Il promontorio di Populonia è particolarmente apprezzato dai fotografi e dagli amanti della natura che qui possono muoversi in un contesto naturale intatto fatto di boschi radi e tra i profumi della macchia mediterranea. Invece il litorale offre scorci inattesi come le intime insenature da scovare tra le lunghe spiagge di sabbia fine.
Nei dintorni si possono visitare i Parchi naturali della Val di Cornia per un’immersione totalizzante nella natura di questi luoghi.
Tra le antiche vestigia che è possibile ammirare vi è la Rocca di Populonia sorta sull’acropoli della città antica. La fortezza fu fatta costruire dagli Appiani e venne edificata nella prima metà del XV secolo d.C., oggi s’impone sulle strette vie lastricate del centro storico in cui permangono antiche botteghe, bar e piccoli negozi. All’interno della Rocca si trova la privata Collezione Gasparri che conserva reperti villanoviani, etruschi e romani nonché i ritrovamenti marini della zona.
La Torre, invece, fu costruita nel XII secolo e per secoli è stata un fondamentale elemento della difesa sia terrestre che marittima, tanto che è rimasta una postazione di avvistamento della Regia Marina fino al 1943.
Enogastronomia a Populonia
Tra i percorsi enogastronomici più apprezzati vi sono quelli alla scoperta della cucina di mare della costa degli Etruschi, riconosciuta per la qualità degli ingredienti e per l’utilizzo di pesce appena pescato come la palamita che è ad oggi riconosciuta come presidio slow food.
La cucina di terra propone, invece, la sapienza dei piatti contadini come le zuppe condite con i pregiati oli extravergine toscani oppure piatti a base di selvaggina (il re assoluto è certamente il cinghiale), senza dimenticare il carciofo violetto e lo spinacio di produzione locale.
Le potenzialità di un terreno ricco di minerali esposto all’influenza benefica del mare ma riparato dai venti più freddi con una vegetazione varia e profumata hanno fatto riscoprire a Populonia la sua vocazione vitivinicola.
Dagli anni ’80 la produzione ha assunto caratteristiche qualitative che consentono il confronto con l’enologia internazionale e i nuovi impianti di vigneti hanno portato alla produzione di varietà di cabernet, merlot e syrah ma anche il tradizionale sangiovese.
L’itinerario della Strada del Vino e dell’Olio passa proprio per la Val di Cornia, l’ultimo spicchio meridionale della Costa degli Etruschi dove, oltre a sperimentare i legami tra gastronomia e vino, si possono effettuare degustazioni di vini e visite guidate alle cantine dove si produce il prestigioso Sassicaia uno dei vini migliori del mondo e simbolo della Toscana.