In questi giorni molte testate giornalistiche importanti hanno riportato la notizia del ritrovamento di un monolite metallico nello Utah . Questo ritrovamento ha conseguentemente scatenato discussioni in gran parte piene di speculazioni, c’è chi vede nella presenza del monolite l’arrivo imminente degli alieni, chi invece crede sia un loro messaggio all’umanità e chi, come l’ufologo ligure Angelo Maggioni presidente di A.R.I.A, sia una trovata pubblicitaria ben riuscita. L’ufologo spiega in un suo video live su Youtube le ragioni sul perchè probabilmente non è un oggetto alieno. Sono in campo varie ipotesi che potrebbero spiegare l’artefatto, una di queste è che qualche fan artista abbia voluto omaggiare l’artista minimalista John McCracken (scomparso nel 2011) oppure potrebbe essere un’opera dell’artista Petecia Le Fawnhawk, famosa per deporre le sue opere d’arte nei punti più remoti della Terra (al momento non vi sono né conferme né smentite dell’artista).
Si è pensato anche a residui di qualche film, la Utah Film Commission nell’area ha infatti girato film come Indiana Jones, Star Trek e Mission Impossible, e altri, ma la stessa produzione ha smentito possa essere un qualche loro residuo. L’ufologo ligure spiega però un passaggio fondamentale per distinguere un eventuale oggetto alieno e quello Terrestre , spiega “non ve ne sarebbe bisogno in quanto il fatto che la struttura sia munita di viti e bulloni indica sia di manifattura umana e dunque di un tentativo di farsi pubblicità ad una propria opera , però quando ci troviamo davanti ad un oggetto che ha troppe corrispondenze con altre forme e strutture realizzate dagli umani è indice che non può appartenere indubbiamente agli alieni come invece alcuni colleghi ufologi vorrebbero far credere speculando sul ritrovamento, il monolite ricorda 2001 odissea nello spazio ma anche l’alba dell’uomo, Missione Giove – 18 mesi dopo,Giove e oltre l’infinito, il fattore comune è il monolite che ha lo scopo in entrambi casi di fornire un piano evolutivo della vita. Solitamente un oggetto alieno o presunto tale dovrebbe avere una componente di unicità quel qualcosa sconosciuta da noi esseri umani e qui purtroppo abbiamo indizi inversi cioè che l’oggetto ha troppi riferimenti terrestri che ne pregiudicano in modo definitivo una eventuale appartenenza a civiltà evolute di altri mondi“. Per l’ufologo il caso è chiuso e chiarito a dovere , rimane l’amaro in bocca su chi invece specula gettando l’ufologia nel baratro del ridicolo.