“Ho spiegato al presidente che non potevo accettare per motivi personali e familiari“: lo ha chiarito, in un’intervista al Corriere della Sera, Eugenio Gaudio, ex rettore della Sapienza di Roma, spiegando il rifiuto dell’incarico di commissario della sanità in Calabria. “Sgombro subito il campo. Non ho detto di ‘no’ per via della questione di Catania (dov’è indagato per un concorso universitario, ndr) perché nel pomeriggio il mio avvocato mi ha comunicato che il procuratore ha depositato la richiesta di archiviazione nei miei confronti. Dai tabulati risultava del resto la mia estraneità alla vicenda“.
“Ho parlato lunedì mattina con il presidente Conte e il ministro Speranza: mi hanno trasmesso la loro stima per come ho guidato la Sapienza, mi hanno detto che tra l’altro era importante il mio essere calabrese per un incarico come quello di commissario ad acta per la Sanità” ma poi “ho chiesto tempo per rifletterci. Sono stato tutta la giornata in ateneo e la sera quando sono tornato a casa ne abbiamo parlato. E abbiamo deciso di no“. Nel frattempo la nomina era già finita sui giornali: “Sono fughe di notizie“.
Sanità in Calabria, Gaudio spiega i motivi del rifiuto: “Avevo chiesto tempo ma c’è stata una fuga di notizie”
Eugenio Gaudio, ex rettore della Sapienza di Roma, spiega il rifiuto dell'incarico di commissario della sanità in Calabria
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