Il Santuario dei Cetacei Pelagos

Italia, Francia e Principato di Monaco collaborano per tutelare i grandi mammiferi marini che popolano il Santuario dei Cetacei Pelagos
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C’è un posto speciale nel Mediterraneo che si chiama Santuario dei cetacei Pelagos, che rappresenta un paradiso per le specie marine in quanto ben tre paesi europei (Italia, Francia e Principato di Monaco) coordinano la tutela nei confronti della fauna e della flora marina che proprio in queste acque prolifera feconda regalando ai visitatori consapevoli meravigliosi avvistamenti di balene, delfini e altri esemplari marini che qui risiedono abitualmente.

La storia del Santuario dei cetacei

Il Santuario Pelagos è una zona marina di 87.500 chilometri quadrati che è un’area marina protetta compresa nel territorio francese, monegasco e italiano, classificata come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo.
Il Santuario dei cetacei fu istituito in Italia dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con il nome di Santuario per i mammiferi marini e come Sanctuaire Pelagos in Francia, al fine di proteggere i mammiferi marini che lo frequentano.

La storia del Santuario inizia negli anni ’80, quando molti istituti di ricerca sostenuti dalle associazioni ambientaliste iniziarono a provare a convincere gli Stati interessati a creare la prima area protetta internazionale nel Mediterraneo per la tutela dell’ambiente marino.
Le voci si alzarono sempre con più potenza fino a quando si giunse alla creazione del Santuario Pelagos con la Legge 391 dell’11 Ottobre 2001, che ha lo scopo (come di può leggere nel suo testo) di prendere le misure appropriate per garantire uno stato di conservazione favorevole dei mammiferi marini, proteggendoli, insieme al loro habitat, dagli impatti negativi diretti o indiretti delle attività umane.

Tra i provvedimenti che i tre Paesi firmatari mettono in atto vi sono infatti: il divieto delle competizioni motonautiche, il divieto non solo della cattura ma anche del disturbo dei mammiferi marini e la regolamentazione delle attività di whale watching.

Il Santuario dei cetacei Pelagos

L’originalità del Santuario Pelagos sta dunque nel fatto che sia un’area gestita da tre Paesi, ma anche che si tratta di un ecosistema unico, di grandi dimensioni che presenta un notevole interesse sia scientifico, sia socio-economico, sia educativo e culturale.

L’insieme del Santuario può essere considerato come una sub-unità bio-geografica distinta del LME (Large Marine Ecosystem), cioè il Grande Ecosistema Marino del Mediterraneo.
Qui, alcuni fattori come le acque costiere, l’effetto del mescolamento invernale, e in particolare l’upwelling (il fenomeno nel corso del quale masse di acqua che si trovano a profondità di 100/200 metri e ricche di nitrati e di fosfati arrivano in zone in cui la luce riesce a penetrare) rendono questo habitat unico per tutte le specie di cetacei che il Santuario Pelagos ospita.

Le peculiari caratteristiche chimiche e fisiche indotte dalla morfologia dei territori costieri e dalla circolazione delle acque rendono questo tratto di mare tra Toscana, Liguria, Sardegna, Principato di Monaco e Francia una delle zone più ricche di vita del Mediterraneo, infatti, si stima che siano qui presenti più di 8.500 specie di animali microscopici, che rappresentano tra il 4 e l’8% delle specie marine mondiali e risultano particolarmente appetibili proprio per i mammiferi marini.

Tra i grandi mammiferi regolarmente presenti nella zona vi sono: il delfino comune, la stenella striata, lo zifio, oltre a tursiopi, grampi e globicefali, e naturalmente capodogli e balenottere comuni che sono il secondo animale più grande al mondo, di dimensioni minori solamente rispetto alle balenottere azzurre. Più rari ma anch’essi presenti: la balenottera minore, lo steno, l’orca e la pseudorca.

Con queste caratteristiche è facile comprendere come il Santuario rappresenti un paradiso dei viaggi per i subacquei ma anche per tutti gli amanti dei viaggi per mare.
Gli istituti specializzati nella salvaguardia e nello studio dei cetacei e dell’ambiente marino e i tour operator specializzati autorizzati organizzano le crociere in barca per il Whale Whatching, durante le quali i visitatori sono accompagnati da biologi marini ed esperti per praticare l’attività in tutta sicurezza.
Nelle aree del Santuario, inoltre, si svolge annualmente la manifestazione nautica internazionale Operazione Delphis nonché la Regata dei cetacei.

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