La sottosegretaria Zampa: “La scuola non riaprirà prima di Natale, sugli spostamenti si sta lavorando a ipotesi restrittive severe”

La sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa: "Si sta lavorando a misure restrittive severe. Il Dpcm ancora non c’è, ci sono delle ipotesi"
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E’ sconcertante che le persone stentino a comprendere la gravità della situazione e che molto dipenda dai nostri comportamenti che devono essere virtuosi“: lo ha affermato la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, a 24Mattino su Radio 24, a proposito delle folle da shopping in alcune città italiane. “Capisco che devi fare compere ma se vedi che la situazione è così, forse cambi giorno o zona, forse torni a casa. Questo non è un buon segnale, non conforta“.

In riferimento invece alla scuola e a eventuali aperture, Zampa ha affermato: “No, non credo che ci saranno delle riaperture prima di Natale“. “E’ un elemento non positivo, negativo perché alla fine il Paese non è in grado di reggere. Però la scuola aperta a spot non serve a nessuno, serve solo a creare vampate di contagi è necessario un piano di recupero delle ore andate perse in parte perché anche una buona Dad non è equiparabile alle lezioni in presenza”.

Ci sarà un divieto di spostamenti tra Regioni dal 20 dicembre? “Non lo so, so che si sta lavorando a ipotesi restrittive severe. Ma il Dpcm ancora non c’è, ci sono delle ipotesi” ma “tutte le ipotesi che ballano sui giornali creano un’ansia impressionante e preferisco non contribuire anche io con ipotesi non ancora confermate“. “Si cercherà di fare in modo che le persone comprendano che bisogna spostarsi il meno possibile, il piano sarà presentato e illustrato dal ministro giovedì” 3 dicembre. Zampa racconta “ho fratelli, amici, sorelle che mi ‘assediano’ per sapere e ieri sera ho scritto un messaggino, non dico a chi… ma io ‘tempesto’ il ministro e non solo lui, ieri sera, perché c’è anche un tema di urgenza per le persone che devono eventualmente organizzarsi, se alla severità aggiungiamo che si arriva tardi, poi questo dà argomento alle persone di essere arrabbiate e questo è da evitare“.

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