Spazio: il fatturato globale della New Space Economy ammonta a 350 miliardi di dollari

"La New Space Economy permea l’intera struttura economica italiana, coinvolgendo anche un gran numero di Pmi"
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Ammonta a 350 miliardi di dollari il fatturato registrato dall’industria spaziale globale che, secondo le stime fornite da Morgan Stanley’s Space Team, potrebbe superare i mille miliardi di dollari Usa entro il 2040. Da questi numeri si riaccendono i riflettori di Nse ExpoForum, l’evento di riferimento nazionale ed europeo per la New Space Economy i cui numeri parlano di un settore che, a livello globale, continua dunque a registrare importanti risultati. Numeri col ‘segno positivo’ che, sottolineano Fondazione E. Amaldi e Fiera Roma – che hanno ideato il forum col patrocinio dell’Agenzia Spaziale Italiana – rappresentano “un’opportunità importante da cogliere per un paese come l’Italia“.
Il nostro Paese, “ha da sempre puntato sullo Spazio come volano per la crescita e che consta di 280 aziende – grandi integratori, Pmi e Start-up – impegnate su tutta la catena del valore, per un fatturato totale di circa 2 miliardi di euro e 7.000 addetti” ricordano gli ideatori della Nse European Expoforum la cui seconda edizione sarà completamente online ed è in calendario l’11 e il 12 dicembre con una formula rinnovata, nel rispetto delle norme sanitarie ‘anti-Covid’.
L’economia dello Spazio – sottolinea Maria Cristina Falvella, Presidente della Fondazione E. Amaldi – conferma un trend di importante crescita e dimostra di avere anche un impatto sociale con una piattaforma sempre più utilizzata dai privati e sempre più focalizzata sui servizi per i cittadini, non solo quelli effettivamente abilitanti ma anche quelli più accattivanti che attirano in particolare i giovani“. “Lo spazio -aggiunge- è ormai uno dei pilastri su cui si basa l’evoluzione della nostra società per la creazione di moderni profili professionali e soluzioni innovative e sostenibili per le diverse filiere industriali che, grazie al settore spaziale, possono consolidare il loro posizionamento e incrementare le opportunità di accesso al mercato“.
In questo contesto, “Nse 2020 rappresenta un’occasione di confronto a livello internazionale per discutere progetti e iniziative funzionali alla società del futuro” spiega Falvella accendendo i riflettori sulla kermess progettata per “valorizzare il networking, offrire una ricca proposta digitale di progetti e contenuti in uno spazio espositivo virtuale, dove i visitatori potranno valutare prodotti, consultare e utilizzare servizi innovativi, organizzare meeting one to one con gli espositori, accedere alle aree di networking per interagire con speakers, Vip participant“.
L’evento, strategico ed unico nel suo genere, propone un concetto innovativo di Space, inteso come ‘leva finale’ utile ad espandere i servizi spaziali a livello globale, puntando anche a risultati economici. Nse Expoforum si rivolge sia alle aziende del settore Space che alle nuove realtà imprenditoriali, Pmi, startup e innovatori della ‘cross fertilisation’ che interessa, oggi, settori a vocazione multidisciplinare come ad esempio energy, nanotech, sensoristica, advanced manucaturing, AI, robotica, droni, biotech, agrifood technology, per citarne alcuni.
Gli organizzatori riferiscono che “a dispetto delle difficoltà che hanno purtroppo caratterizzato il 2020, la New Space Economy ha registrato un incremento del bacino di utenza, rendendo il mercato spaziale sempre più accessibile per le imprese che hanno l’innovazione nel loro Dna. Gli investimenti di venture capital in campo spaziale negli ultimi 5 anni sono cresciuti in modo esponenziale, superando i 4 miliardi di dollari solo nel 2019“.
La manifestazione Nse ExpoForum si svolgerà in due giornate e darà ampia visibilità ad aziende e istituzioni che utilizzano lo Spazio con un’area espositiva dedicata su piattaforma digitale. I maggiori player della New Space Economy, le PMI, i centri di ricerca, le startup, gli investitori, le associazioni di categoria e i rappresentanti istituzionali, grazie alla formula della piattaforma online potranno lavorare e mettersi in contatto tra loro attraverso le aree di networking, live meeting, scambio di contatti e video chat. “Abbiamo immaginato e dato forma a questo progetto nella forte convinzione che fosse profondamente strategico per il nostro Paese” commenta Pietro Piccinetti, Amministratore unico e Direttore generale di Fiera Roma.
Questa stessa motivazione -osserva- ci ha spinto a confermare l’appuntamento anche quest’anno, nonostante le enormi difficoltà dovute alla pandemia“. Piccinetti sottolinea inoltre che “la New Space Economy permea l’intera struttura economica italiana, coinvolgendo anche un gran numero di Pmi, spina dorsale del nostro tessuto imprenditoriale: una fiera dedicata allo sviluppo globale di progetti e tecnologie derivanti dall’industria spaziale, un evento che sia una piattaforma capace di aggregare tutti gli attori del sistema spaziale non è solo una sfida fieristica, ma anche e soprattutto una scommessa sul futuro rispetto al quale l’Italia può avere una centralità in Europa e nel mondo“.

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