Il 23 novembre del 1980 era domenica e fino al tardo pomeriggio non era accaduto nulla di particolare in Italia.
Per la terra irpina e lucana, però, il destino aveva riservato un evento storico.
Drammatico. Distruttivo.
Alle 19:34 un terremoto di magnitudo 6.9 scuoteva la Campania e la Basilicata causando danni inimmaginabili e migliaia di vittime.
La terra, gli abitanti, la scienza e i protagonisti della ricerca del tempo si incontrano in un programma articolato su tre giorni, 23, 24 novembre e 27 novembre 2020, organizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Università La Sapienza di Roma, l’Università Federico II di Napoli, la Provincia di Avellino, il Comune di Sant’Angelo dei Lombardi e l’Osservatorio sul Doposisma della Fondazione MIdA.
Per l’occasione l’INGV lancia il sito
“1980_2020, terremoto 80_scienza_memoria_testimonianza”,
interamente dedicato al terremoto e ricco di informazioni, dove i visitatori possono navigare tra le memorie, le schede scientifiche, le story maps e molto altro al link: http://terremoto80.ingv.it/