Dopo aver causato devastazioni in Nicaragua, l‘uragano Iota ha perso potenza per trasformarsi in una semplice tempesta tropicale che sta proseguendo la sua traiettoria in America centrale. Lo ha riferito il Centro nazionale degli uragani negli Stati Uniti. Da tempesta tropicale ora Iota tocca il Nord del Nicaragua e raggiungera’ entro domani mattina il sud del Honduras, con raffiche di vento fino a 165km/h, dove poi dovrebbe terminare la sua corsa.
Nelle scorse ore, pero’, l’uragano di potenza 4 – su una scala di 5 – si e’ manifestato come uno dei piu’ potenti della stagione, con venti fino a 260km/h e piogge torrenziali, allagando le strade delle localita’ della costa caraibica del Nicaragua, distruggendo gli impianti elettrici per la caduta di decine di alberi e scoperchiando i tetti delle abitazioni. La zona maggiormente colpita ieri sera e nella notte e’ stata quella di Haulover, dove vivono 350 famiglie, circa 1.750 persone, per lo piu’ indigeni di origine miskito, comunita’ costiera dedita alla pesca artigianale e al turismo, tutti evacuati d’urgenza. Bilwi, Puerto Cabezas, Siuna e Rosita sono state le altre localita’ piu’ flagellate da Iota: le coperture delle precarie casupole costruite in legno, con tetti di zinco, sono state danneggiate o distrutte dagli alberi sradicati dai potenti venti. Inoltre e’ stato quasi totalmente distrutto l’edificio del seminario minore della diocesi di Siuna.
La distruzione provocata da Iota si aggiunge a quella dell’uragano Eta, di categoria 4, che ha interessato l’area appena il 3 novembre. E’ ancora presto per la conta dei danni ma solo due settimane fa nella stessa zona l’Uragano Eta aveva gia’ distrutto 1.890 case e danneggiato altre 8.030, uccidendo anche 200 persone, soprattutto in Guatemala, nella zona centrale di Alta Verapaz. I responsabili del Sistema nazionale per la prevenzione, la mitigazione e l’attenzione ai disastri (Sinapred) hanno assicurato di aver fatto evacuare piu’ di 40 mila persone in 250 rifugi e un numero simile in case di parenti, di amici e in chiese. La vicepresidente nicaraguense nonche’ first lady, la controversa Rosario Murillo, ha dichiarato che le autorita’ hanno fatto il massimo per mettere i cittadini in sicurezza.
Sull’isola di Providencia, territorio colombiano nel Mar dei Caraibi, si registrano “gravi conseguenze” e si stima che il 98% delle infrastrutture sia stato distrutto, dice il presidente della Colombia Ivan Duque. Attualmente e’ stato confermato che almeno una persona e’ morta sull’isola a causa dell’uragano e che si sono numerosi feriti. “Registriamo gravi conseguenze a Providencia dove, in base alla comunicazione che ho avuto con il sindaco, Norberto Gari Hooker, potrebbe essere stato distrutto il 98% delle infrastrutture”, ha aggiunto Duque, sottolineando di essere in attesa dell’autorizzazione per poter raggiungere l’isola. Duque si e’ detto pessimista sulla possibilita’ che anche l’ospedale dell’isola possa essere stato risparmiato dalla violenza dell’uragano. “Parto dal presupposto che abbiamo perso completamente il nostro ospedale di Providencia, almeno preferisco essere sorpreso positivamente e non negativamente”, ha detto il capo di stato.
Duque ha assicurato che il governo dispone di un piano che prevede la ricostruzione di Providencia “in non piu’ di 100 giorni”. “Si e’ trattato di un evento senza precedenti per la piccola isola dell’arcipelago di San Andre’s – ha sottolineato il capo dello Stato – e la stima dei danni e’ provvisoria, fatta via satellite, perche’ il sistema di comunicazioni e’ completamente danneggiato“. Dopo aver paragonato gli effetti su Providencia di Iota con l’uragano Katrine che colpi’ duramente gli Stati Uniti, Duque ha assicurato che il governo e’ preparato per una ipotesi di distruzione totale delle infrastrutture dell’isola, e “puo’ intervenire per mettere in marcia il rinnovamento di tutto quanto e’ danneggiato, in 100 giorni o meno”. Il progetto riguarda anche il consolidamento di circa 1.500 residenze abitative dei 6.000 abitanti di Providencia, che riceveranno aiuti materiale con l’arrivo di due navi della Marina nazionale.
Per gli esperti Iota e’ l’uragano atlantico piu’ forte dell’anno ed e’ solo il secondo uragano di novembre ad aver raggiunto la categoria 5 – l’ultimo risaliva al 1932. Nel 2020 la stagione degli uragani atlantici segna un record per il numero di tempeste nominate. Per la seconda volta in assoluto nella storia, i funzionari hanno dovuto utilizzare le lettere dell’alfabeto greco per nominare le tempeste.