Previsioni Meteo – Condizioni meteo molto interessanti si prospettano per l’Europa subito dopo Natale e verso il Nuovo Anno. Previsto un importante cambiamento del pattern sul Nord Atlantico, con un’impressionante bassa pressione che verrà spinta sull’Europa occidentale, portando una tempesta invernale nel Regno Unito, per poi virare verso l’Europa centrale. Grandi nevicate previste sulle Alpi nella giornata di lunedì 28 dicembre.
In questa settimana stiamo assistendo all’inversione del modello sul Nord Atlantico e sull’Europa. Una forte dorsale si sta sviluppando sull’Atlantico, bloccando il flusso zonale occidentale e stabilendone uno più settentrionale sul Vecchio Continente. Un fronte freddo sta avanzando verso sud sull’Europa centrale e sono previste condizioni invernali sulle Alpi e verso la Penisola Balcanica. Allo stesso tempo, a nord della dorsale atlantica, sta prendendo forma un’onda artica sulla Groenlandia. Sotto la dorsale nordatlantica, emerge un potente sistema di alta pressione tra le Azzorre e l’Europa occidentale. Ad est della dorsale, una profonda bassa pressione è presente sull’area baltica. La principale caratteristica è la nuova onda che emerge a sud della Groenlandia, che produrrà una ciclogenesi esplosiva tra Islanda e Groenlandia. La pressione scenderà in maniera molto significativa venerdì 25 dicembre, sviluppando un forte fronte freddo che colpirà l’Islanda con una grande tempesta di neve.
Il gradiente di pressione tra l’esteso sistema di alta pressione sulle Azzorre e la ciclogenesi sarà molto forte, determinando grandi onde dalla Groenlandia verso l’Islanda sudoccidentale e più ad est verso le isole Far Oer. Le onde raggiungeranno i 15 metri all’interno della grande area del gradiente di pressione, mentre onde di quasi 10 metri si spingeranno verso Islanda e Far Oer.
Attualmente, ci sono 3 aree di interesse in Europa. Un’intensa tempesta di neve su gran parte dell’Islanda, potenzialmente con una notevole quantità di neve fresca nel giorno di Natale. Il secondo sistema si trova sull’area baltica orientale, Bielorussia e Russia nordoccidentale. Probabile un’intensa nevicata su un’ampia area. La terza caratteristica è quella sulla Penisola Balcanica, ossia lo stesso fronte che porterà la neve sull’Europa nordorientale. Mentre il fronte attraversa le Alpi nel giorno di Natale, la pioggia si trasformerà in neve in parti di Slovenia, Croazia e più a sud verso la Bosnia. Neve fresca anche sulle Alpi.
Un’onda dall’Artico scivola verso sud
Nel giorno di Natale, il cambiamento del pattern generale in uno più progressivo porterà allo sviluppo di maltempo sul continente nel corso del weekend. L’onda allungata sull’Europa ha due nuclei: uno rimane sull’area baltica mentre quello meridionale diventa più profondo sul Mediterraneo settentrionale. Questo rafforza la depressione secondaria sull’Italia e sull’Adriatico. La dorsale sulle Azzorre e sull’Europa occidentale collassa gradualmente, ma un’altra si rafforza verso l’Artico Canadese e l’Atlantico nordoccidentale. In altre parole, questo significa che l’onda a nord si dirige verso l’Islanda, spostandosi ancora più a sud-est verso l’Europa nordoccidentale nella giornata di sabato 26 dicembre.
L’onda dall’Artico continua a diventare sempre più profonda mente si sposta sull’Islanda, crescendo in dimensioni e intensificando anche il campo di vento. Da notare l’estremo gradiente di pressione in sviluppo tra il sistema di alta pressione delle Azzorre e la depressione artica: c’è una differenza di oltre 70hPa! Il risultato saranno violenti venti occidentali-nordoccidentali, che si diffonderanno verso l’Europa occidentale. Una bassa pressione, sebbene abbastanza superficiale, sarà presente al Centro Italia, mentre una profonda bassa pressione irromperà dall’area baltica alla Russia nordoccidentale.
Un così ampio e intenso gradiente di pressione e venti da uragano supporteranno l’ulteriore sviluppo di alte onde, che dovrebbero mantenersi sui 12-14 metri e diffondersi gradualmente verso Scozia occidentale, Irlanda e Irlanda del Nord nella giornata di sabato 26 dicembre.
La posizione del fronte prevista per il giorno di Natale svela che forti nevicate continueranno a diffondersi verso sud sulla Penisola Balcanica occidentale, in particolar modo in Bosnia meridionale, Serbia meridionale e Montenegro. Attese anche forti piogge lungo la costa adriatica. Sia il fronte che la bassa pressione sulla Russia nordoccidentale si spostano verso est e si indeboliscono gradualmente ma si prevede che continuerà a nevicare lungo il fronte per gran parte della giornata del 26 dicembre.
Pattern a dipolo domenica 27 dicembre
Il pattern generale per la giornata di domenica 27 dicembre indica un eccezionale dipolo sul Nord Atlantico e sull’Europa occidentale: la potente dorsale sull’Atlantico nordoccidentale e la profonda bassa pressione sull’Europa nordoccidentale. Un importante riscaldamento si svilupperà ai livelli medio-alti sull’Atlantico nordoccidentale ma temperature molto più fredde seguiranno ad est, verso l’Europa occidentale. La pressione segue il notevole rafforzamento della bassa pressione a nucleo freddo, sviluppando una grandissima depressione su Regno Unito e Mare del Nord. I modelli indicano che la pressione centrale dovrebbe avvicinarsi ai 960hPa o anche meno durante il picco nella giornata di domenica 27.
Sistemi di alta pressione circonderanno questa grande bassa pressione, su Azzorre, Groenlandia e con una pressione di oltre 1050hPa sulla Russia. La profonda bassa pressione domina gran parte d’Europa, portando una massa d’aria più fredda sui settori occidentali e sudoccidentali ma una massa d’aria molto più calda davanti ad essa sulla Penisola Balcanica e sull’Est Europa.
Il fronte freddo principale, associato alla profonda bassa pressione, inizierà a riorganizzarsi mentre si sposterà sull’Europa occidentale nella giornata di domenica 27, portando forti piogge su Francia settentrionale, Benelux e Germania occidentale. I venti potrebbero essere distruttivi localmente, soprattutto lungo parti del Canale della Manica lungo la costa olandese del Mare del Nord. Considerando l’arrivo di una massa d’aria molto più calda ai medi livelli ma temperature ancora fredde vicino alla superficie, nella Germania occidentale potrebbero svilupparsi neve, ghiaccio o persino una tempesta di ghiaccio. Sebbene le possibilità siano basse, sono possibili anche pioggia congelata e ghiaccio nero. Sulla Norvegia sudoccidentale è previsto lo sviluppo di forti nevicate, con accumuli notevoli. Le nevicate si estenderanno anche verso la Scandinavia centrale.
La bassa pressione si rafforza sull’Europa occidentale lunedì 28 dicembre
Mantenendo le sue grandi dimensioni, un profondo nucleo freddo si sposterà verso sud nella giornata di lunedì 28 dicembre e si intensificherà. Il suo centro si sposterà gradualmente su Irlanda e Regno Unito e diventerà più profondo. La bassa pressione diventerà una caratteristica dominante del pattern sull’Europa durante la prossima settimana. Sull’Atlantico nordoccidentale rimarrà un’anomalia estrema, che si espanderà alla Groenlandia. Il pattern a dipolo è ancora più impressionante rispetto a domenica 27 dicembre.
In risposta alla potente dorsale sulla Groenlandia, la pressione aumenta notevolmente anche sul Nord Atlantico, probabilmente fino a quasi 1035hPa. Mentre la bassa pressione principale ad est rimane moto profonda, nonostante il picco di pressione più bassa nella giornata di domenica 27 dicembre. La pressione centrale dovrebbe salire fino ai 965hPa mentre la bassa pressione è centrata sul Regno Unito. Esisterà ancora un’estrema differenza di pressione tra i due, di almeno 60hPa. La bassa pressione coprirà gran parte dell’Europa, espandendosi su Mediterraneo, Balcani settentrionale, Est Europa e Scandinavia.
I venti saranno molto forti lunedì 28, supportando velocità fino all’intensità di uragano sul Nord Atlantico, ad ovest del nucleo dove si trova il gradiente di pressione più forte. Le raffiche massime potrebbero raggiungere i 130-150km/h, oltre 120km/h sul Golfo di Biscaglia, costa atlantica della Francia e Inghilterra sudoccidentale, così come su Canale della Manica e Mare del Nord meridionale. Grandi onde sfrutteranno ancora il forte gradiente di pressione, mantenendo grandi altezze mentre si diffondono su Golfo di Biscaglia, costa atlantica di Francia, Spagna e Portogallo settentrionale. Previste altezze di oltre 10 metri anche lunedì 28 dicembre.
Il principale fronte freddo, associato al profondo ciclone, entrerà nel Mediterraneo, intensificando le precipitazioni con una bassa pressione sul Nord Italia. Previsto lo sviluppo di nevicate eccezionali sulle Alpi e di tempeste più a sud sull’Italia. Localmente potrebbero esserci problemi di inondazioni, mentre aumenterà la minaccia di valanghe sul versante alpino meridionale (Nord Italia, Austria meridionale o persino Slovenia nordoccidentale).
Ci sarà anche il potenziale per nevicate in parti del Regno Unito, in particolare Inghilterra o persino Galles, lunedì 28. La bassa pressione centrata sul Regno Unito dovrebbe supportare basse temperature ai medi livelli, che potrebbero essere sufficienti affinché le precipitazioni siano nevose per la maggior parte del tempo, ma tutto dipenderà dalla posizione del nucleo. C’è anche il potenziale per una tempesta di ghiaccio sull’Est Europa. Sebbene l’avvezione calda ai medi livelli sarà forte, le inversioni termiche nei livelli più bassi potrebbero mantenere le temperature al di sotto dello zero. Sono possibili, quindi, pioggia gelata e ghiaccio su Ucraina e Russia occidentale se si svilupperà tanta pioggia sugli strati freddi vicini alla superficie.
La dorsale si indebolisce ma il nucleo freddo rimane intenso martedì 29 dicembre
La bassa pressione continua a mantenere il suo nucleo profondissimo anche nella giornata di martedì 29, mentre il nucleo si sposta lentamente più a sud sulla Francia settentrionale. Coprirà ancora una grande parte dell’Europa, restando una caratteristica dominante del pattern generale fino a metà della prossima settimana. L’anomalia estrema della forte dorsale nordatlantica inizierà finalmente ad indebolirsi ma resterà molto forte. Rappresenterà un fattore importante nell’evoluzione del pattern sull’Europa in quanto continuerà a bloccare il flusso occidentale sull’Atlantico, portando ancora freddo sulla metà occidentale dell’Europa. Questo significa anche che la metà orientale dovrebbe restare sotto condizioni calde.
Mentre la dorsale nordatlantica si indebolisce, si abbassa anche la pressione, che rimane comunque alta. Esisterà un canale di forti venti settentrionale da manuale tra l’alta pressione sull’Atlantico e la bassa pressione sull’Europa occidentale, con ancora una differenza di pressione di oltre 60hPa tra di loro. Questo significa che il pattern della prossima settimana, in generale, manterrà condizioni fredde, con la previsione di altra neve in alcune zone dell’Europa.
Neve in Europa, accumuli estremi sulle Alpi
Questo cambiamento del pattern aumenta il potenziale per lunghe nevicate per il resto del mese di dicembre e nei primi giorni del 2021. Sulle Alpi, è prevista una grande quantità di neve, ma anche in parti della Scandinavia e dell’Islanda. Alcune zone dell’Europa, invece, riceveranno molta pioggia, con la penetrazione della bassa pressione verso sud. Questo significa che una grande quantità di aria calda e umidità si diffonderà nella metà orientale del continente, supportando la pioggia con i fronti in movimento. Per questo periodo di 10 giorni, è prevista una quantità di precipitazioni particolarmente alta (sia pioggia che neve), soprattutto per la Scandinavia sudoccidentale, l’Islanda, la Penisola Iberica settentrionale, il Centro Italia, le Alpi e i Balcani occidentali. Alcune aree riceveranno oltre 200mm di pioggia in totale.
Per la giornata di lunedì 28 dicembre, i modelli tendono per una quantità di 100-150cm di neve fresca sulle Alpi nel Nord-Est dell’Italia, nell’Austria meridionale e nella Slovenia nordoccidentale. Potenziale per neve anche in altre parti dell’Europa: fino a 50-80cm di neve saranno possibili sul Massiccio Centrale fino al Nuovo Anno, 30-60cm sui Pirenei e sulla catena montuosa della Spagna settentrionale ma anche sui Paesi dei Balcani occidentali, come Bosnia Erzegovina, Montenegro, Serbia meridionale e Albania nordorientale, e anche sull’Appennino settentrionale.
Sulla Scandinavia sudoccidentale, è probabile lo sviluppo di grandi quantità di neve, soprattutto in Norvegia dove nei prossimi 10 giorni potrebbero accumularsi 50-100cm di neve o anche più. Possibili anche 30-60cm di neve sulle Highlands scozzesi dopo Natale. La tempesta in arrivo potrebbe sviluppare discrete precipitazioni nevose anche in parti dell’Europa occidentale: un paio di centimetri saranno possibili in Irlanda, Irlanda del Nord, Benelux, Danimarca e Germania settentrionale.
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