Bentornati a casa: i pescatori di Mazara sono in acque territoriali italiane, attesi in porto alle 10

I pescatori, trattenuti in un carcere libico per 108 giorni, sono stati liberati giovedì scorso e sono riusciti a partire venerdì mattina
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I due pescherecci Antartide e Medinea, con a bordo i 18 pescatori trattenuti in Libia da settembre scorso, si trovano già in acque territoriali italiane. Il porto nuovo di Mazara del Vallo è pronto per l’accoglienza: sul posto sono già presenti gli uomini delle forze dell’ordine e sono stati montati dei gazebo per la stampa.

I pescatori, trattenuti in un carcere libico per 108 giorni, sono stati liberati giovedì scorso e sono riusciti a partire venerdì mattina: sono otto tunisini, sei italiani, due indonesiani e due senegalesi. Si trovavano a bordo di due pescherecci partiti da Mazara del Vallo, in Sicilia, quando sono stati sequestrati, il primo settembre scorso, da motovedette libiche fedeli al generale Haftar con l’accusa di violazione delle acque territoriali.

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