La nuova variante inglese del Coronavirus ha terrorizzato mezza Europa. La paura è ormai dilagante e i social, diventati principale fonte di informazione per troppi italiani, sono pieni di post allarmistici. Ma qual è la reale situazione in Gran Bretagna? Ieri abbiamo visto scene di panico negli aeroporti italiani e interviste a numerosi nostri concittadini appena atterrati da Londra, ma la verità è che la maggior parte di loro non stava fuggendo da nulla: i loro viaggi erano prenotati già da tempo, per trascorrere il Natale in famiglia.
Non è di certo la prima volta che il coronavirus comparso un anno fa a Wuhan subisce delle mutazioni. “Il virus in questo periodo è andato incontro a 12mila variazioni minimali nella sequenza genomica. Dodici ceppi caratterizzati, è un classico dei virus a Rna, che è molto diverso rispetto ad altri virus come il morbillo che è sempre rimasto molto stabile fin dagli anni ’60 dei primi isolamenti. Questo virus sperimenta delle varianti che se sono inefficaci spariscono, se, come in questo caso, gli danno un vantaggio allora diventano prevalenti”. Lo ha detto Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario Irccs Galeazzi di Milano, intervenuto nel corso del programma curato e condotto da Andrea Lupoli, ‘Genetica Oggi’, in onda su Radio Cusano Campus, parlando della variante inglese del covid-19. “Questa variante ha solo una piccola variazione nella struttura che non determina un problema per il vaccino e gli anticorpi che è in grado di far produrre – ha spiegato -. Una variazione che non lo rende irriconoscibile al nostro sistema immunitario. Vedremo poi cosa farà negli studi in vitro, comunque come piano B i vaccini della Pfizer e Moderna possono comunque prevedere una rapida modifica per renderli ancora più efficaci”.
“I dati ad oggi – ha detto Pregliasco – anche se sono da migliorare in termini di approfondimento, ci dicono che questa variante del virus ha una capacità di diffusione molto superiore rispetto al virus che si era diffuso in Italia e in Europa”.”La malattia sembrerebbe uguale, dunque non va a peggiorare le caratteristiche cliniche – ha aggiunto –. Gli attuali test, i tamponi, che normalmente utilizziamo sono in grado di riconoscere questa variante e i primi riscontri ci dicono che il vaccino può funzionare anche in questa variante”. “È chiaro che tutto questo è riferito ad alcuni studi interessanti che sono stati pubblicati – ha sottolineato – e abbiamo avuto modo di leggere ma vanno validati dalla ricerca”. “Tutto questo non fa altro che ricordarci di rispettare le norme di prevenzione per ridurre la diffusione della variante – ha concluso -. Facendo qualche ulteriore esame scopriremo che alcuni pazienti in Italia hanno avuto questa variante del virus”.
Intanto a Londra…
E mentre l’Italia cade di nuovo nello sconforto, tra l’altro proprio nel giorno in cui l’EMA ha approvato il vaccino Pfizer-Biontech, in Gran Bretagna sembra andare tutto come sempre. Nei giorni scorsi si è parlato di paura, di terrore, di fuga dalla capitale britannica, ma la verità è ben diversa da quella che si racconta, e basta vedere le immagini nella gallery scorrevole in alto a corredo dell’articolo per capirlo. Dell’esistenza della nuova variante si sapeva già da parecchio tempo in Inghilterra, dove la forma virulenta è molto attiva nel Sud-Est e a Londra. I ricoveri in ospedale sono aumentati del 67% in pochi giorni, ci riferiscono fonti locali. La variante, e questo è già ampiamente noto, non uccide di più ma è solo più semplice infettarsi. E inoltre, a detta degli esperti, il vaccino funzionerà anche con questa nuova forma di virus.
Boris Johnson, solo qualche giorno fa, ha cambiato nuovamente la sua politica e le direttive da dare al Paese. Fino a poco tempo fa il primo ministro, leader dei conservatori, si ostinava a sostenere che i piani degli inglesi per il Natale non dovevano cambiare: tutto si sarebbe svolto come sempre. Ma tra la gente c’era poca fiducia in queste parole. Avendo contezza di cosa stesse accadendo e della virulenza della variante, i cittadini di Londra erano ben consapevoli che le cose sarebbero cambiate. E così è stato.
Il problema, in Gran Bretagna, è la mancanza di fiducia in ciò che dice il Governo, questo perché i massimi rappresentanti politici sono anche spesso i primi a non rispettare le regole. Molti di loro, infatti, sono stati colti in flagrante a trasgredire le regole. Lo stesso padre di Johnson è stato visto senza mascherina in metropolitana più volte. Tutto questo ha contribuito allo scontento e alla mancanza di fiducia nelle disposizioni. Per questo motivo, passeggiando per Londra, si vedono persone senza mascherina, a passeggio, in piena tranquillità. Come d’altronde è sempre stato, fin dall’inizio di questa pandemia, anche mentre l’Italia si chiudeva in un lockdown serrato.
Il vaccino, in Gran Bretagna, è vissuto quasi come una manna dal cielo: ci sono pochi no-vax e comunque non agguerriti come in Italia. Il clamore che ruota intorno alla variante del coronavirus, come anche l’arrivo del vaccino, sono stati un modo per distrarre i cittadini dalla situazione con la Brexit, che è pessima e i primi seri contraccolpi si sentono e si vedono concretamente ormai da settimane.
Sono almeno una trentina le nazioni del mondo che hanno bandito i viaggi da e per la Gran Bretagna, Italia compresa. I problemi maggiori si sono riscontrati con la Francia, che ha interrotto anche i viaggi navali che, attraverso il canale della Manica, trasportano tir carichi di alimenti e altri beni di consumo. Si teme il blocco totale e si teme che a breve ci saranno carenze di cibo nei supermercati. Il panico, dunque, non è dovuto tanto al rischio contagio quanto al timore dell’isolamento dal resto del mondo. Gli inglesi si sentono messi con le spalle al muro, per una variante del coronavirus che in verità si conosceva già da tempo e che ormai ha raggiunto numerosi paesi europei e non.
Ad ogni modo, gli esperti assicurano che i vaccini perfezionati in questi mesi dalle case farmaceutiche funzioneranno anche contro la variante inglese, dunque cadere di nuovo vittima del panico, per la popolazione mondiale, è insensato, antiscientifico e rischioso: i suicidi e la depressione verrebbero alimentati in maniera devastante e pericolosa. Dunque basta allarmismi, e scegliamo di vivere. Ovviamente con tutte le precauzioni del caso.