L’idrossiclorochina può essere impiegata per la cura del Covid, ma solo con prescrizione e non rimborsabile: lo ha deciso, con un’ordinanza pubblicata oggi, la terza sezione del Consiglio di Stato, accogliendo, in sede cautelare, il ricorso di un gruppo di medici di base, sospendendo la nota del 22 luglio 2020 di Aifa che vietava la prescrizione off label (ossia per un uso non previsto dal bugiardino) dell’idrossiclorochina per la lotta al Covid 19.
Nell’ordinanza si legge: “La perdurante incertezza circa l’efficacia terapeutica dell’idrossiclorochina, ammessa dalla stessa Aifa a giustificazione dell’ulteriore valutazione in studi clinici randomizzati, non è ragione sufficiente sul piano giuridico a giustificare l’irragionevole sospensione del suo utilizzo sul territorio nazionale da parte dei medici curanti“. “La scelta se utilizzare o meno il farmaco, in una situazione di dubbio e di contrasto nella comunità scientifica, sulla base di dati clinici non univoci, circa la sua efficacia nel solo stadio iniziale della malattia, deve essere dunque rimessa all’autonomia decisionale e alla responsabilità del singolo medico“, “in scienza e coscienza” e con il consenso informato del singolo paziente, e il monitoraggio costante e attento del medico che lo ha prescritto.
Covid: sì del Consiglio di Stato all’uso dell’idrossiclorochina
Consiglio di Stato: l'idrossiclorochina può essere impiegata per la cura del Covid, ma solo con prescrizione
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