December global holidays: le tradizioni più strane e tante curiosità sulle Festività di dicembre nel Mondo

Il doodle di Google per le "December global holidays", le Festività di dicembre nel Mondo, ci accompagnerà fino alla fine del 2020
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La celebre scritta in home page decorata con tante lucine colorate: così Google ha scelto di celebrare le “December global holidays“, le Festività di dicembre nel Mondo. Il doodle ci accompagnerà infatti da oggi fino al 30 dicembre, e, il giorno dopo, probabilmente, verrà sostituito da un’immagine speciale per l’ultimo giorno del 2020.

DECEMBER GLOBAL HOLIDAYS: LE FESTIVITÀ DI DICEMBRE NEL MONDO

Quali sono dunque le celebrazioni di dicembre nel Mondo, in particolare collegate al Natale?
In Africa, la sera della vigilia le famiglie si riuniscono insieme, lasciando aperto l’uscio di casa per permettere a chiunque voglia di prendere parte ai festeggiamenti, scambiandosi generi alimentari e vestiti. Nei giorni precedenti il Natale, le ragazze, ballando e cantando, vanno di casa in casa, accompagnate da tamburi, mentre dopo il 25 sono gli uomini, con i volti coperti da grosse maschere in legno, ad esibirsi lungo le strade. Al posto dei classici alberi di Natale, troviamo rami di palma su cui sono applicati grandi fiori bianchi.

In Germania i festeggiamenti iniziano la prima settimana di dicembre per le celebrazioni di San Nicola (5-6 dicembre). Imperdibili i mercatini natalizi (es. quello di Christkindlesmarkt di Nurimberga, ad esempio) ed il Natale di Asburgo, dove graziose ragazze vestite da angeli vengono calate dalla cima del municipio giù nella piazza della città. Nelle case non può mancare la corona dell’Avvento (in cui sono presenti 4 candele da accendere per ogni domenica di Avvento fino al Natale); mentre, per i più piccoli, un vero e proprio must è rappresentato dal calendario dell’Avvento, fatto in casa o acquistato, contenente cioccolatini o giochini, uno per ogni giorno dall’1 al 24 dicembre. In Messico, invece, la sera della Vigilia si mette in scena una piccola rappresentazione conosciuta come las posadas, dal nome delle locande per pellegrini situate un tempo lungo le strade maestre. Una coppia, che impersona Maria e San Giuseppe, bussa a varie porte chiuse, cercando riparo e recando delle candeline accese. A mezzanotte, dopo la messa, tutti i bambini presenti rompono con dei bastoni le pifiatas, grosse pentole in coccio precedentemente decorate, dentro le quali sono conservati frutti di stagione, confetti e pezzi di canna da zucchero.

TRADIZIONI MONDO 2In Inghilterra l’aria natalizia si sente già a novembre, con l’accensione delle prime luminarie, quando i bimbi si impegnano a scrivere le prime letterine a Father Christmas, stilando la lista dei doni desiderati mentre i grandi si impegnano a trovare le Christmas Card, i celebri biglietti d’auguri per parenti e amici. Inoltre, della Vigilia, i bimbi lasciano vicino al camino una tazza di latte e biscotti per Father Christmas e una carota per Rudolf, la renna; appendendo al camino le calze dove Babbo Natale metterà i doni. In Olanda, il 6 dicembre Sinter klaas arriva via mare sulle coste olandesi, accompagnato dal fedele servo Pietro il Nero. Si crede che nel resto dell’anno egli viva in Spagna, annotando in un grande libro foderato di rosso tutte le buone e le cattive azioni commesse da ogni bimbo. La vigilia di Natale si scrivono poesie per prendere affettuosamente in giro i componenti della famiglia. L’autore vero resta anonimo, firmandosi come Sinter Klaas. In Brasile oltre alle cerimonie cristiane vengono svolti anche riti cardesisti, dove persone vestite di bianco, danzano in tondo sulla spiaggia fino a raggiungere uno stato di estasi. Il giorno di Natale invece si offrono doni floreali anche alla dea del mare e della prosperità Yemanja, appartenente al pantheon del Candomblé, religione di origine Loruba.

TRADIZIONI MONDO 4In Francia i festeggiamenti variano a seconda delle regioni. L’Alsazia è la regione dei mercatini natalizi (i più belli si trovano a Strasburgo e Marsiglia). Il presepe è formato da piccole statuine d’argilla (santouns), raffiguranti personaggi del paese (es. sindaco, parroco, maestre; ognuno con i propri attrezzi del lavoro). I bimbi ricevono doni da Petit Jesus o Pere Noel, assistito da Pre Fouttard, che gli ricorda come si sono comportati durante l’anno, mentre gli adulti si scambiano doni a San Silvestro e non a Natale. E ancora, in Provenza si fa bruciare un ceppo di abete; a Carpentras, sempre in Provenza, si dedica alla Madonna un vaso di rosa di Gerico e, nelle chiese vicino al mare, pescatori e pescivendoli depositano un cesto di pesci ai piedi dell’altare in segno di devozione a Gesù.

TRADIZIONI MONDO 3Sui generis è il Natale in Australia in cui si festeggia in spiaggia al caldo sole estivo; durante le vacanze scolastiche, con barbecue a base di pesce con gamberi e scampi, parate di surf e tintarella mentre si scartano i regali. In Etiopia il Natale, chiamato “Ganna”, si festeggia il 7 gennaio, seguendo l’antico Calendario giuliano, osservando il digiuno durante la vigilia per poi indossare, all’alba, il tradizionale shamma, un abito bianco con numerose strisce colorate alle estremità, riunendosi, poi, per la messa. In Asia, soprattutto in Giappone, le abitazioni sono decorate con festoni e addobbi di bambù e rami di pino per scacciare gli spiriti maligni. In Cina, l’albero viene addobbato con luci, lanterne, fiori e collane di carta e ai più piccoli non resta che aspettare Shengdan Laoren, il Babbo Natale dagli occhi a mandorla che vive a Beiji Cun, dove è stato costruito un villaggio identico a quello di Rovaniemi, in Finlandia.

LE FESTIVITÀ DI DICEMBRE NEL MONDO: LE TRADIZIONI PIÙ STRANE

Le tradizioni natalizie in alcuni Paesi possono andare dall’incantevole al bizzarro o addirittura al terrificante, perlomeno se viste attraverso gli occhi di noi occidentali. Ecco alcune curiosità dal Mondo:

1. I folletti del Natale (Grecia)

I Callicantzari sono folletti cattivi che provengono dal cuore della Terra e il loro lavoro è quello di abbattere l’Albero del mondo per terrorizzare le case durante i 12 giorni del Natale. Non esistono, tuttavia, 2 sole regioni in Grecia che li descrivano allo stesso modo. A volte sono piccoli, altre grandi, ma solitamente sono scuri e pelosi e hanno caratteristiche tipiche degli animali. Il giorno di Natale, riemergono sulla superficie della Terra per combinare guai durante la notte per tutto il periodo natalizio. Spariscono poi il 6 gennaio, per far ritorno alla loro casa.

2. Il gatto di Natale (Islanda)

Il Jólakötturinn, o gatto di Natale, non è proprio il cucciolo che ci si aspetterebbe per Natale. Risalente al XIX secolo, il feroce mostro alla Vigilia di Natale mangerà chiunque non avrà vestiti nuovi da indossare. Il gatto di Natale, che avrebbe dovuto incoraggiare gli allevatori a finire di tosare le pecore prima delle festività, ha bisogno di un dono di lana per essere soddisfatto, motivo che porta i residenti a regalare maglioni di Natale.

3. Birra e mince pie per Santa Claus (Irlanda)

Se vi sembra che la famosissima birra Guinness sia ovunque in Irlanda, è perché effettivamente lo è. Mentre secondo le tradizioni più conosciute Babbo Natale riceve latte e biscotti, in molte case dell’Irlanda trova ad attenderlo una pinta di Guinness e mince pie, un tortino ripieno di frutta secca. Probabilmente anche Babbo Natale avrà bisogno di una buona birra per compiere il suo lungo viaggio in tutto il mondo.

4. La Befana

Tra le tradizioni più strane sul Natale, figura anche la nostra Befana. Proprio come Babbo Natale, la Befana visita le case durante la festa dell’Epifania, il 6 gennaio, e lascia calze piene di dolcetti e regali per tutti i bambini buoni. Nonostante sia rappresentata come una gracile vecchietta ricoperta di fuliggine, la Befana è gentile e spazzerà le case con la sua scopa prima di andare via, spazzando così anche tutti i problemi dell’anno precedente.

5. Mangiare pollo fritto (Giappone)

Dopo una campagna pubblicitaria super popolare nel 1974, per il Giappone il Natale è a base di pollo fritto grazie alla Kentucky Fried Chicken (KFC), catena statunitense di fast-food. Anche se il Natale non è una festività religiosa nel Paese, dal 23 al 25 dicembre mangiare il pollo fritto dell’azienda statunitense è una tradizione così diffusa che le persone iniziano ad ordinare con 2 mesi di anticipo per assicurarsi la loro cena di Natale.

6. Nascondere le scope e non pulire (Norvegia)

Se odiate le pulizie, il Natale in Norvegia è la vacanza ideale per voi. Molto tempo fa, i norvegesi credevano che il 24 dicembre fosse il giorno in cui streghe e spiriti sarebbero venuti fuori per occupare i loro cieli. Dal momento che il principale metodo di trasporto di una strega è la scopa, i residenti nasconderanno tutte le scope e qualsiasi altro prodotto per la pulizia prima di Natale per tenerle lontane dalle loro case.

7. Una particolarissima figura nel Presepe (Spagna)

caganer presepe spagna

Ogni Presepe ha il suo Bambin Gesù, Maria, Giuseppe e i Re Magi. Ma in Catalogna, Spagna, c’è una figura alquanto particolare. E già dal nome, “caganer”, è facile intuire il perché. Risalente al XVIII secolo, il “caganer” è tradizionalmente raffigurato come un contadino con i pantaloni abbassati, il sedere nudo e un mucchio di escrementi. Anche se l’esatto significato di questa figura è ancora sconosciuto, si ritiene che simboleggi la fertilità. I moderni caganer possono rappresentare anche celebrità o autorità, con l’intento di riportarli con “i piedi per terra”.

8. Natale con Paperino (Svezia)

In Svezia nessun Natale è completo senza Paperino. Ogni anno alle 15 della Vigilia di Natale, viene trasmesso in TV lo speciale Walt Disney del 1958, dal titolo “Paperino e i suoi amici vi augurano Buon Natale” e, secondo quanto riportato, un incredibile 40% dei residenti è sintonizzato per guardarlo. La traduzione in svedese riflette la popolarità di Paperino nel Paese scandinavo, rispetto ad altre nazione in cui Topolino è molto più conosciuto.

9. Ragni nell’albero di Natale (Ucraina)

Mentre in America i ragni sono associati ad Halloween, in Ucraina trovarne uno nel proprio albero di Natale è un segno di buona fortuna. Questo grazie alla Leggenda del Ragno di Natale, in cui una pigna cresciuta su un albero di Natale nella casetta di una povera famiglia viene ricoperta di ragnatele. Quando i bambini aprirono le finestre il 25 dicembre, le ragnatele si trasformarono in oro e argento, facendo sì che la famiglia non vivesse più in povertà. Per questo motivo, oggi ragni e ragnatele sono popolari decorazioni dell’albero di Natale.

10. Andare a messa sui roller (Venezuela)

Andare in Chiesa per celebrare le festività del Natale non è insolito, ma a Caracas, in Venezuela, i residenti ci vanno in un modo particolare: sui roller! Non è completamente chiaro perché le persone decidano di andare in Chiesa sui pattini a rotelle, ma i quartieri chiudono le strade alle 8 del mattino per dare spazio a questi atletici credenti.

11. Krampus (Austria)

San Nicola premia i bambini che sono stati buoni con dei regali, ma in Austria e altri Paesi dell’Europa centrale, Krampus punisce le bambine e i bambini cattivi. È per metà demone e per metà capra ed è spesso raffigurato con pesanti catene che colpisce per un effetto ancora più spaventoso. Insieme alla sua parte gioiosa, Krampus visita le case di tutti il 5 dicembre, proprio per la festa di San Nicola.

12. Ceppo di Natale (USA)

In un Paese in cui molte case hanno un vero camino, è strano che le persone guardino un fuoco ardere in TV. Eppure l’emittente televisiva WPIX di New York negli anni ’60 ha iniziato a mandare in onda per un paio d’ore la Vigilia e la mattina di Natale le immagini di un camino acceso, in cui arde un ceppo, con canti natalizi di sottofondo.

Per approfondire il tema “Le feste di dicembre nel mondo“:

Le feste di dicembre nel mondo: storia e curiosità su albero, presepe e l’origine del mito di Babbo Natale

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