“Penso che sia importante che l’umanità evolva in una civiltà spaziale, in una specie multi-planetaria. Ci vorranno enormi risorse per costruire una città su Marte. Voglio essere in grado di contribuire il più possibile“: lo ha affermato in un’intervista Repubblica Elon Musk, presidente di Tesla, inventore e grande visionario, che si è posto l’obiettivo di “sostituire l’1% della flotta globale all’anno” perché “ci sono circa due miliardi di automobili e camion sul pianeta” e a conti fatti “sarebbero circa 20 milioni di veicoli ogni anno“.
Musk, secondo uomo più ricco al mondo, dice di aver venduto la sua residenza principale a Los Angeles, due mesi fa: “Ora appartiene a un cinese. E ora stiamo vendendo le mie altre case“. Il suo obiettivo è raggiungere Marte con SpaceX, altra sua società, e potenziare l’intelligenza umana con Neuralink.
Secondo Musk, vedremo il primo uomo su Marte “verosimilmente tra sei anni, ma forse già tra quattro“, e anche lui andrà personalmente nello Spazio “tra due o tre anni“.
L’obiettivo del progetto SpaceX è “trasformarci in una specie multiplanetaria e in una civiltà spaziale“: “Si tratta di vivere in tutto il sistema solare, e di raggiungere altri sistemi di stelle. Confronto alla prospettiva di restare sempre sulla Terra finché non verrà annientata, è un futuro esaltante. A un certo punto il Sole aumenterà di dimensioni e gli oceani evaporeranno. E’ meglio fare qualcosa adesso. Ma probabilmente abbiamo solo un lasso di tempo limitato. Marte comunque non sarà un luogo di villeggiatura di lusso“.
“Si tratta di sentire la vita. Le esperienze sensibili che ha da offrire. Non bisogna lasciarsi condizionare troppo dal freddo calcolo della corteccia, la corteccia cerebrale. Dobbiamo sentire la vita direttamente nel sistema limbico: cosa dice il cuore? E’ davvero importante. E poi prendersi un momento per apprezzare le tante cose belle della vita“.
Elon Musk: inventore e visionario, il 2° uomo più ricco al mondo
E’ innegabile l’impatto che nel corso degli ultimi anni l’imprenditore e inventore ha avuto sul panorama tecnologico, negli ambiti più disparati. Con SpaceX è riuscito a dar vita ad una delle più grandi aziende nell’ambiente aerospaziale nell’arco di pochi anni, non solo portandola a contratti multi-miliardari con la NASA e anche con la Air Force, ma anche consentendo innovazioni senza precedenti, ad esempio con i primi stadi dei razzi rientrati più volte sani e salvi a terra.
È fondatore, AD e CTO di Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX), co-fondatore, CEO e product architect di Tesla e co-fondatore e CEO di Neuralink.
E’ presidente di SolarCity, fondatore di The Boring Company e co-fondatore di PayPal e OpenAI.
Tra gli ultimi successi ricordiamo la pietra miliare segnata sabato 30 maggio 2020: alle ore 21:22 (ora locale), è decollato dal PAD 39A del John F. Kennedy Space Center il razzo Falcon 9 con a bordo i due astronauti Bob Behnken e Douglas Hurley, il primo lancio spaziale statunitense della NASA, con astronauti americani, effettuato da un’azienda privata.
Inoltre, tramite SpaceX, Elon Musk si è prefisso l’obiettivo di dare accesso a Internet a tutta la Terra grazie ai satelliti Starlink.
Elon Musk è il secondo uomo più ricco al mondo, dopo aver superato Bill Gates, fondatore di Microsoft. Il 49enne fondatore di Tesla, grazie a un’impennata dei titoli della sua azienda, in una settimana ha visto crescere di 7,2 miliardi di dollari il suo patrimonio, ora stimato in 127,9 miliardi.
A gennaio, Musk era la 35ª persona più ricca al mondo, ma in meno di 12 mesi ha visto il suo patrimonio crescere di oltre 100 miliardi di dollari, secondo Bloomberg Billionaires Index, grazie al 2020 d’oro di Tesla. Tre quarti della ricchezza di Musk provengono proprio dalle azioni Tesla in suo possesso. Le azioni dell’azienda, produttrice delle ambitissime auto elettriche, sono salite dopo che Tesla è stata scelta per entrare nell’S&P 500, l’indice delle principali aziende Usa. Questa decisione ha portato il suo valore di mercato a quasi 500 miliardi di dollari, il più alto per un’azienda automobilistica, che quest’anno punta a produrre mezzo milione di auto, rispetto ai 10 milioni prodotti annualmente dalla Toyota.