Le estinzioni sono tra gli eventi umani più affascinanti, inquietanti e studiati dagli scienziati. Come avvengono? Perché? C’è modo di farvi fronte? Secondo gli scienziati le estinzioni di massa degli animali che popolano la terraferma, dai rettili, ai mammiferi fino agli uccelli, sono scandite da cicli di 27 milioni di anni, che corrispondono a disastri provocati dall’impatto di asteroidi o da violente eruzioni vulcaniche. A giungere a questa conclusione è stato uno studio pubblicato sulla rivista Historical Biology dai ricercatori coordinati da Michael Rampino, della New York University. “Sembra che, come le estinzioni di massa, anche gli impatti di corpi celesti possano marciare al ritmo di 27 milioni di anni, forse scandite dall’orbita della nostra galassia“, ha spiegato Rampino.
Ben sessantasei milioni di anni fa, il 70% di tutte le specie sulla terraferma e negli oceani, compresi i dinosauri, si estinse improvvisamente, dopo l’ormai nota disastrosa collisione di un grande asteroide o di una cometa con la Terra. Prendendo in esame i documenti fossili relativi alle estinzioni di massa, i ricercatori hanno osservato che questi eventi non sembrano casuali ma avvengono ciclicamente, in particolare ogni 27,5 milioni di anni. Nel cercare la causa di tutto questo, gli studiosi hanno osservato che la stessa ciclicità vi è negli eventi di ‘bombardamenti’ di comete e asteroidi.
Il motivo? La Terra, ogni 30 milioni di anni, attraversa un’area affollata della Via Lattea e durante quei periodi sono possibili ‘piogge’ di comete e asteroidi sulla Terra. Gli impatti possono creare condizioni che stressano la vita terrestre e marina, sollevando grandi quantità di detriti che oscurano il cielo impedendo ai raggi solari di penetrare e di conseguenza generando oscurità e freddo diffusi. Gli impatti di grandi asteroidi o di comete, inoltre, possono innescare incendi e piogge acide.
I ricercatori hanno poi individuato anche un’altra possibile spiegazione a questi eventi: gigantesche eruzioni vulcaniche che coprono vaste aree di lava. La deduzione è arrivata dal fatto che gli eventi di estinzione di massa corrispondono ai tempi di queste eruzioni che hanno creato anch’esse gravi condizioni per la vita, portando a periodi di freddo intenso e piogge acide.